11 Dicembre 2024
Austria

Tassazione in Austria: quali sono i benefici per le aziende che vogliono internazionalizzarsi?

Scegliere il paese e la sede per un percorso di internazionalizzazione, non può essere una scelta casuale per le numerose implicazioni che questa decisione comporta sia dal punto di vista strategico sia tributario. Tra le alternative che le aziende italiane hanno a disposizione c’è quella di espandersi oltralpe, complica la tassazione in Austria un sistema particolarmente stabile e favorevole.

Tasse in Austria: la pressione fiscale

L’Austria è una Repubblica Parlamentare Democratica che ha tre principali organi legislativi: Il consiglio nazionale (Nationalrat) composto da 183 deputati, il Consiglio federale (Bundesrat) e i Consigli dei Länder (Landtage). Sia i deputati sia i rappresentanti dei Landtage vengono eletti direttamente dal popolo.

Data la sua storia e l’assetto politico, L’Austria è uno dei paesi dell’Unione Europea con una crescita economica, occupazionale e un prodotto interno lordo pro capite di gran lunga più alto rispetto alla media del resto dell’UE. Infatti, l’Austria è considerata tra le nazioni più ricche, oltre ad essere la patria di infrastrutture sviluppate e servizi efficienti.

Tra le numerose ragioni che rendono questo paese così rigoglioso c’è la tassazione in Austria sulle imprese. In particolare rispetto al sistema tributario italiano si possono apprezzare alcune differenze tra cui l’assenza di una tassa patrimoniale e sulle attività industriali. Forse proprio per questo ha un tasso di occupazione del 78% ed è ricca di nuove aziende che scelgono questo paese come luogo eletto per nascere e crescere.

Appare evidente, quindi, che tutte le iniziative del governo austriaco siano volte ad attirare nuovi imprenditori e talenti dall’estero per poter mantenere un tasso di occupazione così alto e assicurare a studenti universitari che hanno scelto l’Austria un futuro sicuro.

Perché espandersi in Austria: la normativa da conoscere

La decisione di espandersi in Austria non può essere presa alla leggera ed è pertanto fondamentale avvalersi dell’aiuto di professionisti esperti (legali ed esperti di diritto tributario) per poter valutare i pro e i contro sotto tutti i punti di vista.

In particolare è opportuno considerare che per le aziende di nuova costituzione, il diritto societario austriaco permette di scegliere tra diverse forme costitutive che, per loro insita natura, nascono per rispondere alle esigenze fiscali e di responsabilità giuridica delle singole imprese.

Esistono quindi, come nell’ordinamento italiano che tuttavia propone un ventaglio maggiore di alternative, le società di capitali e le società di persone; la formula più diffusa è la società a responsabilità limitata, in Austria nota come GmbH. Agli stranieri è concesso di costituire ditte nella formula societaria che preferiscono e anche ricoprire posizioni dirigenziali oppure acquisire aziende del posto.

È opportuno inoltre tenere presente la normativa fiscale austriaca che regolamenta gli investimenti effettuati da soggetti esteri in terreno austriaco. Tra gli elementi da valutare quando c’è la prospettiva di trasferire la propria azienda in Austria c’è l’assenza di leggi che regolamentano le imprese a totale o parziale compartecipazione straniera: queste sono equiparate alle imprese locali e soggette alla stessa normativa in tutte le materie.

Tassazione in Austria: un’aliquota unica

Le società di capitali con sede in Austria (dove per sede si intende tanto quella legale quanto quella amministrativa) sono soggette alla Körperschaftssteue, un’imposta sulle società per i redditi prodotti. Per le società residenti, l’aliquota è del 24% solo sull’utile della società austriaca. Sarà abbassata al 23% a partire dal 2024.

È interessante inoltre notare come la base imponibile sia costituita da tutti i redditi con la deduzione di tutti gli oneri e le spese attinenti all’esercizio di impresa, inclusi gli stipendi di collaboratori, amministratori e dipendenti. Inoltre, i dividendi provenienti da partecipazioni di quote di capitale di società austriache o estere in misura superiore al 10% non rientrano nel reddito imponibile.

Pertanto è opportuno sottolineare che l’aliquota della tassazione in Austria è unica e ammonta al 24% dell’utile.