Ricerche perdite di gas – quando chiamare un esperto
Quando si parla delle ricerche perdite di gas ci si riferisce a un lavoro molto delicato perché ha a che fare con la localizzazione e con le tubazioni di gas ad uso domestico: ed ecco perché di sicuro non ci si può improvvisare, ma bisogna richiedere questo servizio a un’azienda specializzata, la quale avrà il compito di mandare uno degli esperti che lavora all’interno per mettere in sicurezza quell’ambiente e le persone in maniera rapida ed efficiente.
Chiaramente ci sono situazioni diverse nel senso che ci sono varie tipologie di perdita di gas, perché per esempio in alcune situazioni si parla di dover fare il rilevamento di una perdita su un impianto GPL o metano.
In questo caso gli esperti quasi sicuramente lavoreranno con quelli che si chiamano in gergo tecnico detector gas elettronici, oltre al fatto che si tratta di professionisti che conoscono tutte le tecniche di misurazione elettronica della perdita che serviranno a trovare anche quelle di una certa entità, e che potrebbero essere nei raccordi a vista dei tubi, ma solo se si tratta di un impianto ancora in pressione.
Se invece si parla di una situazione dove il contatore è chiuso, oppure ci sono delle perdite minime, bisognerà utilizzare, ma gli esperti lo sanno, del gas tracciante, che potrà avere una base Elio o idrogeno, e che consentirà di localizzare con estrema precisione anche una perdita minima sottotraccia, o addirittura su tratti di rete interrate, e ancora su tubi che sono scollegati dal contatore di fornitura, e quindi non ancora attivi.
Ricordiamo anche che questo lavoro di verifica della presenza di eventuali fughe di gas avviene attraverso questo gas stracciante, che come abbiamo detto può essere a base Elio o idrogeno, e che si può estendere ad altre cose come per esempio le diramazioni di impianti e relativi accessori come manicotti, valvole, raccordi, oppure anche agli impianti di condizionamento
Come verrà eseguita questa ricerca
In pratica un tecnico avrà con sé un rilevatore di gas tracciante il quale si caratterizza per avere un sensore molto valido e selettivo, che riesce a individuare anche la presenza di una minima perdita di gas, tenendo presente che l‘idrogeno che di solito è contenuto nella miscela della del gas tracciante ha una percentuale del 5 per cento.
Inoltre è miscelato con l’azoto che invece è presente al 95%.
In questo caso quindi si otterrà quella che si chiama miscela di gas inerte, mentre invece l’elio di solito viene usato come gas puro al cento per cento: ed ecco perché non interagirà con nessun altro elemento.
Teniamo presente che a volte ci può essere una crepa o un foro di una guarnizione, o di un filo, che provoca una fuoriuscita delle molecole del gas tracciante, che saranno rilevate o nelle pavimentazioni o nella superficie delle pareti, utilizzando strumenti specifici.
Ricordiamo anche che se la tubazione dovesse essere a vista le molecole di idrogeno saranno rilevate immediatamente, trovando il punto esatto di perdita, anche se dovessero essere piccole, o addirittura anche se ci dovesse essere porosità con materiale difettoso.
In quest’ultimo caso si parlerà di tubazione a vista.