11 Dicembre 2024
Italia

Fare impresa in Italia: le agevolazioni più convenienti

Oggi più che mai, le persone sono propense ad investire in progetti di impresa in proprio. Il mondo del lavoro ha, infatti, affrontato un processo di cambiamento repentino, spinto soprattutto dall’avvento della digitalizzazione, con cui dinanzi a imprenditori ed aspiranti tali si sono aperte delle opportunità particolarmente preziose, soprattutto se si prende in esame il vastissimo mondo della rete (e non solo). Chiaramente, oltre i vantaggi occorre sottolineare che aprire un’impresa, in Italia, come in qualsiasi altra parte del mondo, richiede anche l’attenta consapevolezza in merito a diversi fattori, soprattutto in termini burocratici, con incombenze come l’apertura della partita iva e la ricerca di soluzioni di ottimizzazione dei costi come il regime forfettario.

Il regime forfettario emerge come una soluzione interessante per molti aspiranti imprenditori. Questo regime fiscale di vantaggio, infatti, offre una serie di agevolazioni che vanno oltre il mero vantaggio fiscale e – in misura minore – previdenziale (al tal proposito è interessante approfondire, attraverso l’articolo di Giampiero Teresi, cosa succede se non si paga l’INPS) ma comprendono anche una semplificazione contabile e burocratica, riducendo così il carico amministrativo e consentendo una gestione più agevole dell’attività imprenditoriale.

Bisogna, infatti, sottolineare che l’apertura di un’impresa non prevede fattori da prendere in considerazione soltanto dal punto di vista organizzativo e che, una simile attività, è caratterizzata da costi di apertura e gestione anche considerevoli. È proprio per questa ragione che occorre predisporsi all’inizio della propria attività imprenditoriale assumendo un atteggiamento informato e consapevole, attraverso il quale poter avere quanto prima un ritorno sui propri investimenti iniziali. Nel nostro Paese, esistono una serie di agevolazioni utili a chi apre un’impresa per poter contenere i costi iniziali. Oltre al regime forfettario per l’apertura della partita iva, infatti, esistono soluzioni con cui gli imprenditori e gli aspiranti tali vengono coadiuvati nei primi passi della loro azienda. Nelle prossime righe, scopriremo quali sono le agevolazioni più convenienti quando si intende fare impresa in Italia.

Agevolazioni per chi fa impresa in Italia: ecco cosa serve sapere

Come già precedentemente accennato, l’apertura di un’attività imprenditoriale in Italia comporta una serie di spese non indifferenti, non soltanto sul fronte delle risorse umane e delle strategie stesse d’impresa, ma anche per quanto concerne tutti quei costi necessari per poter aprire e muovere i primi passi in azienda. In Italia, comunque, oltre alle normative atte alla regolazione delle imprese, esistono numerose agevolazioni per le start up e per le imprese.

È importante prendere in considerazione il fatto che, per ottenere un aiuto valido dalla sfera pubblica, occorre scegliere in modo oculato il tipo di agevolazione a cui si vuole aderire e presentare un progetto d’impresa che sappia convincere uno stakeholder. Un simile concetto è applicabile sia nell’ambito delle agevolazioni oggetto del nostro approfondimento, sia per la richiesta di finanziamenti da parte di enti privati. Generalmente, per aprire un’impresa in Italia si fa riferimento a prestiti e finanziamenti offerti dalle banche, al crowdfunding, oppure ai bandi pubblici periodici come, per esempio, il Resto al Sud destinato alle attività che aprono nel Sud Italia.

Quali sono le agevolazioni pubbliche per chi fa impresa in Italia?

Sono diverse le agevolazioni pubbliche per le nuove imprese che lo Stato propone agli imprenditori ed aspiranti tali per favorire lo sviluppo del territorio in determinate regioni o in specifici settori. Negli ultimi tempi, oltre al sopracitato Resto al Sud, si è sentito spesso parlare delle agevolazioni per le startup innovative, con cui poter aprire società semplificate e godere di una serie di interessanti sgravi. Esistono, inoltre, forme di microcredito destinate ai giovani, alle donne e a categorie di cittadinanza specifiche.