Microblading cos’è?
Tra le mode esplose negli ultimi anni c’è sicuramente il microblanding, ma sapete di cosa si tratta? In sostanza è una tecnica di tatuaggio cosmetico semipermanente solitamente alle sopracciglia. Solitamente il trattamento dura tra i sei e gli otto mesi, dopo questo periodo è necessario effettuare una sessione di ripristino del colore.
Come si realizza il microblanding?
Il microblanding prevede l’impegno di un nuovo professionista sempre in maggiore espansione cioè il dermopigmentista che non deve per forza essere un tatuatore ma che si occupa nello specifico proprio di questo particolare procedimento. Proprio per questa nuova professione sono nati dei corsi formativi appositi anche perché, nonostante non sia doloroso, il procedimento è molto delicato in quanto si agisce nei pressi dell’occhio.
Per realizzarlo si utilizza uno strumento manuale che ha una lama forata da piccolissimi aghi, questi forano la pelle e rilasciano al suo interno del pigmento. Prima di effettuare il procedimento in questione diventa fondamentale anche studiare il soggetto e personalizzare quello che successivamente verrà fatto. Come detto questa tecnica si utilizza principalmente per le sopracciglia, ma, anche se in numero minore, viene effettuato anche sulle labbra.
Come arrivare alla seduta di microblanding
Chi si sottopone al microblanding deve seguire alcune piccole ma fondamentali precauzioni. Queste intanto vengono stabilite in una seduta pre-intervento per capire anche come andrà a operare il dermopigmentista https://alessandracarchentruccopermanente.it/ . Si studia infatti la forma da dover disegnare, la distanza tra gli occhi e la forma del naso al fine di assicurare un risultato quanto più possibile vicino alla perfezione, per impedire che ci si possa accorgere della presenza di un trattamento sul viso della persona che effettua lo stesso.
Tra le cose da evitare ci sono diverse indicazioni da seguire, chi si appresta a effettuare il microblanding deve evitare di:
- Fare cerette
- Colorare le sopracciglia
- Prendere il sole
- Fare Peeling chimici
- Fare trattamenti del viso
- Bere alcolici nelle 24-48 ore precedenti alla seduta
Il microblanding è doloroso?
Molte persone evitano di fare il microblanding perché sebbene vorrebbero provarlo hanno paura del dolore che possono provare. In questo senso diventa fondamentale capire che in realtà non si prova dolore, anche se molto dipende dalla sensibilità del soggetto. Impossibile negare che si provi una leggera sensazione di fastidio che però non porta a dolore e sofferenza tanto che durante la seduta, che solitamente dura attorno alle 2 ore, l’utente si rilassa e spesso finisce per addormentarsi.
Cosa fare dopo la seduta?
Proprio come quando si effettua un tatuaggio ci sono delle piccole indicazioni da seguire nei giorni seguenti al microblanding. La possibilità del formarsi di crosticine e vedere un po’ di rossore e/o gonfiore è del tutto normale in base poi alla pelle del soggetto che si sottopone al trattamento. Il dermopigmentista fornirà, dopo la seduta, informazioni ben precise su come comportarsi per proteggere la pelle. La zona infatti dovrà essere pulita subito dopo il trattamento con la soluzione fisiologica. Nelle 48 ore dopo la seduta invece sarà importante evitare di toccare e/o bagnare la parte interessata.