Baku è radicata nella sua storia ma immersa nella modernità
Baku è la dinamica capitale dell’Azerbaijan, adagiata sulle sponde della penisola di Abşeron nel Mar Caspio. È senza dubbio la destinazione più sorprendente da visitare in Eurasia. Baku è radicata nella sua storia ma immersa nella modernità. Si trovano edifici futuristici e Liberty, grattacieli a specchio e palazzi di età sovietica. Tra boutique di lusso e piccole botteghe. A Baku convivono culture europee, turche, persiane e russe. La capitale azera è un mondo globalizzato, una perla unica e rara.
Si rimane stupiti ad ammirare le Flame Towers, tre grattacieli a forma di fiamma che ospitano uffici, appartamenti e il Fairmont Baku Hotel. Illuminati di sera da 10 mila led che li trasformano in giganteschi schermi multicolor con giochi di luci. Passato e presente. Il Museo del Tappeto custodisce all’incirca 10 mila pezzi. Mette in mostra l’arte di cui l’Azerbaijan è fiero, la tessitura dei tappeti. Quella azerbaigina è patrimonio Unesco e figura tra le più antiche del mondo. Si ammirano tappeti di uso quotidiano o usati per realizzare le capanne dei pastori o nei matrimoni, passando dai più umili ai più preziosi e di design, in un’apoteosi di trame, colori, decori.
Il National Museum of History of Azerbaijan offre un’immersione nella storia. Il Museum of Modern Art, disegnato da Jean Nouvel, espone opere di artisti azeri e internazionali dalla metà del XX secolo ad oggi.
Icheri Sheher è la memoria storica di Baku. È la cittadella murata medievale, anch’essa patrimonio Unesco, d’impronta turca. La Maiden Tower (Torre della Vergine) è alta 29 metri. Il Palazzo degli Shirvanshah ingloba anche il Divanhane e la porta di Murad.
Seduti su divanetti coperti da tappeti di lana azera si fuma la shisha (il narghilé). Si celebra il rito de tè, o un pranzo/cena a base di ricette tradizionali: plov, piatto di riso, carne, frutta secca; o i dolma, involtini in foglie di cavolo o vite, con riso, manzo o agnello, cannella, menta.
Baku nell’Ottocento si trasformò da città di frontiera in fiorente meta per capitali stranieri e compagnie petrolifere. Fu proprio qui, nel 1848, che avvenne la prima trivellazione al mondo di petrolio, cui seguì dal 1872 lo sfruttamento dei giacimenti, tanto che già nel 1905 si produceva il 50% del petrolio mondiale. Arrivarono i magnati che diedero un’impronta europea e cosmopolita alla città. Dopo il crollo dell’Urss e la costituzione nel 1991 della Repubblica dell’Azerbaijan, l’economia è sempre fondata sul petrolio e sul gas.