Approvato il divieto del trasporto di animali al di fuori dell’Unione Europea
Scatta il divieto del trasporto di animali europei in paesi al di fuori dell’Unione Europea, se non è possibile garantire il loro corretto trattamento anche al di fuori dell’Unione. Questo è ciò che il Parlamento Europeo ha deciso ieri a Strasburgo. Inoltre, il Parlamento Europeo vuole che i trasporti di animali vivi – che ora possono durare da giorni a settimane – siano ridotti ad un tempo massimo di viaggio che non superi le 8 ore. Inoltre, dovranno esserci controlli più severi sul rispetto di tutte le norme dell’UE. Questi cambiamenti, in parte su iniziativa del Partito olandese per gli animali, sono una risposta agli abusi gravi e ripetuti durante il trasporto di animali, “in e da” l’Europa.
Il Parlamento europeo ha quindi richiesto, a maggioranza schiacciante, migliori condizioni per gli animali durante il trasporto. I deputati hanno contestato la Commissione per per la mancata attuazione del regolamento del 2005, attualmente in vigore, addirittura insistendo per l’introduzione di misure ancora più rigorose. Il voto di ieri ha, difatti, riconosciuto come gli animali continuano a soffrire mentre vengono trasportati all’interno dell’U.E. e, sopratutto, quando vengono trasportati verso paesi esterni. Gli Eurodeputati hanno pertanto chiesto tempi di trasporto più brevi, un divieto di esportazione verso paesi che non rispettano gli standard europei sul benessere degli animali e, ancora, sanzioni severe per le violazioni.
L’Eurodeputata Anja Hazekamp (Partito per gli animali, Paesi Bassi: il primo al mondo a portare deputati nel Parlamento Nazionale) è lieta di vedere quanto schiacciante sia stata la maggioranza del Parlamento che ha votato per un trasporto di animali più corto e contro il trasporto di animali verso paesi lontani dall’Unione.
“Sono urgentemente necessarie migliori ispezioni e sanzioni sempre più severe per le violazioni delle norme sul trasporto degli animali. È di grande importanza che il benessere degli animali durante il trasporto sia applicato davvero nella pratica, e non solo sulla carta”.
“Ogni anno milioni di animali vengono trasportati per lunghe distanze in camion sovraccarichi. L’attuale applicazione delle norme sul benessere degli animali, in molti paesi dell’UE è inadeguata, e va ancora peggio quando si parla di Paesi non UE”. “La scorsa estate ho visitato i porti d’uscita in Slovenia, Croazia e Romania, dove ho visto con i miei occhi come gli animali soffrono tremendamente a causa di maltrattamenti, tempi di attesa estremamente lunghi e temperature estreme. Ciò senza accesso al cibo e all’acqua. Non c’era nessuna applicazione delle norme europee. Solo l’industria era tutelata, non gli animali”.
La deputata Hazekamp sottolinea che questo trasporto di animali incontrollato è anche in conflitto con quanto stabilisce (in una storica sentenza) il Tribunale dell’UE. “La Corte di Giustizia Europea, infatti, ha stabilito che gli animali dovrebbero essere protetti secondo le normative europee durante tutto il loro viaggio, anche se la loro destinazione è fuori dall’UE. Ciò purtroppo non può essere garantito affatto. Ed è quindi per questo motivo che il trasporto di animali verso paesi al di fuori dell’Unione Europea, deve essere proibito”.
Esultano i Partiti Animalisti Europei che nei loro Paesi rappresentano l’Animal Politic Foundation (APF) e il Partito Animalista Olandese, in Italia il Partito Animalista Italiano, I quali mercoledì e giovedì hanno anche preso parte a diversi flash mob ed iniziative, dentro e fuori il Parlamento Europeo. Un video sulla situazione dei Trasporti di animali vivi in Europa, pubblicato dai partiti animalisti su youtube, ha anche fatto il giro di Strasburgo tramite un truck che lo riproduceva per le strade della città. Tutto per arrivare al sì del Parlamento Europeo di ieri. Un passo significativo ed una decisione, quella dell’Europarlamento, che rappresenta non solo una buona notizia per gli animali, ma un passo di civilità.