25 Aprile 2024
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33 giri il libro che racconta i cantautori italiani degli anni ’70

La musica racconta un Paese. E’ un viaggio in note. Così “33 giri. Guida ai cantautori italiani. Gli anni Settanta” di Mario Bonanno inaugurata la collana musicale delle edizioni Paginauno, intitolata In Utero.
Il volume sarà nelle librerie italiane da giovedì 24 maggio.

33 Giri

E’ un viaggio che comincia nel 1970 e si conclude nel 1979: attraversa l’Italia degli anni della protesta e racconta i cantautori del tempo, più e meno conosciuti, come portavoce delle nuove inquietudini, del desiderio di cultura, della voglia di cambiamento. A raccontare il mondo, l’Italia, i giovani, la rivoluzione dei costumi che scoppia e trascina sono le musiche e i testi di Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Claudio Lolli, Stefano Rosso, Roberto Vecchioni, Lucio Dalla, Gianfranco Manfredi, Piero Ciampi, Rino Gaetano, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci. E di molti altri, che fanno capolino uno dopo l’altro tra le pagine di Bonanno. 33 giri è un percorso lineare, procede anno per anno, LP per LP, affidando a dischi e canzoni la narrazione di un periodo decisivo della storia italiana: un momento più che fecondo per la nascita di nuovi cantautori, emersi uno dopo l’altro creando la colonna sonora di una protesta giovanile senza precedenti per l’Italia. Gli anni Settanta sarebbero stati gli stessi senza i cantautori? E i cantautori di quegli anni sarebbero “nati” senza quegli anni Settanta? In 140 pagine, un tentativo brillante e riuscito di connettere parole, musica, storia, rivoluzione.

Claudio Lolli, cantautore tra i protagonisti di 33 giri, dichiara. “Di giornalisti che si occupavano di musica e/o canzoni ne ho conosciuti una falange. Penna e taccuino, arroganza e ignoranza. Mario Bonanno viene dalla Magna Grecia e la poesia ce l’ha nel sangue, sa che emozione può dare un bel verso e che fatica si può fare a scriverlo. Sa che una generazione non deve dissipare i suoi poeti ma deve valorizzarli, metterli lì davanti al mare, ai faraglioni di Aci Trezza, e aspettare che da loro esca una parola interessante cioè che interessi le persone viventi. Mario è un giornalista poeta perché i poeti (e metteteci tutte le minuscole che volete) li sa ascoltare, li sa capire e li sa amare”.

Il pensiero dell’autore

Mario Bonanno dichiara. “Oltre alla dimensione unidimensionale del piombo attraverso cui li si inquadra generalmente, gli anni Settanta sono stati anche un sacco di altre cose, infinitamente piccole e smisurate, personali e politiche, fertili e velleitarie, colorate, cupe, controverse forse ma vitali: i porci con le ali, il cinema di denuncia americano, il femminismo, il dover essere militante, i libri e i fumetti, il divorzio e l’aborto, gli indiani metropolitani, i raduni pop-rock, la piazza. I 33 giri dei primi cantautori italiani promanano dal cuore fiammeggiante di quegli anni e queste cose, dal loro dentro”.

Manuel Pozzi, responsabile della collana musicale In Utero delle edizioni Paginauno, afferma. “Il fatto che la prima pubblicazione di In Utero sia definita dallo stesso autore una “guida sentimentale del cantautorato italiano” è emblematico di ciò che questa collana vuole rappresentare. Ci occuperemo di pubblicazioni legate al mondo della musica, fotografandolo non tanto da un punto di vista tecnico bensì, appunto, sentimentale. I nostri autori saranno più appassionati che addetti ai lavori”.

Mario Bonanno: chi è

Autore di articoli e saggi sulla canzone d’autore. Fra i suoi ultimi libri, pubblicati con Stampa Alternativa, Che mi dici di Stefano Rosso? Fenomenologia di un cantautore rimosso; Rosso è il colore dell’amore. Intorno alle canzoni di Pierangelo Bertoli; Io se fossi Dio. L’apocalisse secondo Gaber; La musica è finita. Quello che resta della canzone d’autore italiana; Ho sognato di vivere. Variazioni sul tema del tempo in Roberto Vecchioni.