16 Aprile 2024
CultureItalia

L’Aquila da scoprire attraverso il Festival Visioni

C’è un’Italia dei monumenti e dei paesaggi, del mare e dei monti. C’è anche un BelPaese fatto di eventi culturali da scoprire. Sono appuntamenti da mettere in agenda per il vacanziero che sceglie l’Italia. L’Aquila e l’Abruzzo sono da scoprire anche attraverso i suoi eventi.

L’Aquila: Festival Visioni

Presso l’Auditorium del Parco va in scena la VIII edizione del Festival “Visioni”, promosso dalla Compagnia di Danza Gruppo Emotion, diretta da Francesca La Cava. La ricerca del gesto e quella personale sono alla base degli spettacoli del Gruppo eMotion, le cui performance sono viaggi poetici e introspettivi all’interno dell’essere umano e della società contemporanea.

Il filo conduttore si vede chiaramente nelle nuove date che animeranno il festival: Il brutto anatroccolo, che andrà in scena il 18 aprile alle ore 17.30 e Cenerentola? in cartellone il 9 maggio alle ore 18.00.

Il brutto anatroccolo

Nel primo spettacolo la storia si muove sulla strada tracciata da Andersen ma procede, via via, lungo binari propri. Alla fine il brutto anatroccolo diventa uno splendido cigno, ma il percorso che lo guida alla trasformazione ha una psicologia un po’ speciale: il pennuto non nega la sua “diversità” ma la abbraccia con un pizzico di ironia, innamorandosi, però, di quel “bello” (i cigni) che sente stranamente vicino e che in realtà è la sua vera natura.

Drammaturgia e regia Maria Cristina Giambruno. Musiche originali Raffaello Angelini. Coreografia Francesca La Cava. Attori Guido D’Ascenzo e Alessandra Pavoni. Danzatori Simonetta D’Intino, Alessia Neri e Nicoletta Ragone. Assistente alla coreografia Nicoletta Ragone. Costumi Maria Grazia Cimini. Con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila.

Cenerentola?

Il secondo appuntamento, il 9 maggio alle ore 18.00, sempre all’Auditorium del Parco, è ancora con una favola, forse quella più nota e simbolica. Ma già il titolo ci porta su strade poco battute: Cenerentola?

La cultura popolare è diventata uno spazio chiave di scontro tra identificazione e significato, in cui i prodotti culturali non sono semplicemente riciclati bensì reinventati e riconsumati in un sistema sempre più globalizzato, in cui “l’immagine” è di capitale importanza. Cenerentola è una ragazza umile addetta alla casa e al focolare? No. La nostra è una ragazza moderna, intraprendente e viziata o meglio viziosa, consumata dal “consumismo” e dalla etica della apparenza. Il regista della storia è la madre. Essa diviene l’autentica plot-maker della favola, colei che decide e tiene il filo della storia indirizzando la figlia verso l’obiettivo prefissato. La favola usa metafore, cambia i giochi, inverte i personaggi ma mantiene la morale e gli insegnamenti del racconto originale: amore, uguaglianza, grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso e …..fortuna?

Regia e coreografia: Francesca La Cava. Musica: Sergej Prokofiev. Elaborazioni musicali: Giulia Francavill. Interpreti e collaborazione: Stefania Bucci, Andrea Di Matteo, Simonetta D’Intino, Miriana Esposito e Sara Pischedda; disegno luci: Michele Innocenzi; costumi: Maria Grazia Cimini. Con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila con il sostegno per le residenze artistiche di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo. Per entrambi gli spettacoli sono previste le matinée per le scuole.