A metà tra vacanza e lavoro: una modalità ibrida sempre più diffusa
Tutto il mondo a portata di palmo. I dispositivi sono ormai una sorta di articolazione della persona, tant’è che quasi tutte le azioni prevedono interazioni digitali. Anche quando si fanno le vacanze non si riesce a fare a meno della tecnologia. Si usa l’app per aprire la porta della camera, si usa lo smartphone per pagare, si usa Google per il percorso da seguire a piedi o in auto. Ci sono app per visualizzare in tridimensionale i luoghi di interesse e calarsi nel contesto storico di riferimento. Si prenota il posto al ristorante e l’ombrellone…Insomma si è “dipendenti” dai dispositivi. Tant’è che la tendenza è anche portarsi il lavoro in vacanza grazie anche a portatili ultraleggeri, maneggevoli e prestanti come quelli recensiti su outofbit.it che consentono quindi di gestire parte del lavoro comodamente anche da remoto, mentre si è in viaggio e in vacanza.
Lavorare, stando in vacanza si dice Workation che ricorda molto da vicino lo smart working portato all’estremo proprio perché porta il lavoro durante le vacanze. Una condizione molto utile per chi ad esempio vuole concedersi una gita fuori porta con la famiglia, ma ha delle scadenze da rispettare e quindi non vuole rinunciare né alla vacanza con la propria famiglia né al lavoro da portare a termine. È una valida soluzione anche per chi vuole concedersi una vacanza più lunga e per non accumulare arretrati si ritaglia il tempo per lavorare dalla località di vacanza.
Il workation è una frontiera sempre più diffusa che comporta vantaggi importanti anche per il comparto turismo grazie a vacanze diluite nel tempo. Così la stagione turistica si allunga e anche le giornate di permanenza. Grazie al lavoro in vacanza tanti viaggi non vengono più concentrati solo a dicembre ed agosto, ma le persone si spostano con maggiore frequenza e più facilità anche in altri periodi dell’anno. Il turismo guarda quindi ad un’attività estesa a tutto l’anno, offrendo opportunità durante tutti i dodici mesi. Stanno cambiando anche le esigenze dei viaggiatori – lavoratori. Tante strutture infatti stanno investendo sulla navigazione in rete ad alta velocità per garantire a questi nuovi viaggiatori di disporre nell’alloggio di un collegamento stabile e potente. Le strutture prive di connessione alla rete e di piccoli angoli per il workation si stanno gradualmente aggiornando.
A trarre maggiore beneficio sono le destinazioni lontane dai circuiti turistici di massa in quanto assicurano mete più economiche, lontane dai soliti percorsi ma che consentono di allungare il periodo di vacanza estendendolo per più giorni / settimane nell’arco dell’anno. Le vacanze “toccata e fuga”, le gite di pochi giorni, per molti grazie al Workation sono un lontano ricordo. Si può prenotare una settimana in un sobborgo di Londra, nel fine settimana visitare Londra e durante la settimana lavorativa lavorare da remoto e nelle ore libere scoprire tante località e vivere la magia della civiltà inglese. Chi si occupa di accoglienza sta ripensando all’organizzazione degli spazi. Oltre alla connessione wi-fi e alle scrivanie nelle stanze molte strutture stanno realizzando sale per le conference call. Pronti a provare questa nuova esperienza di viaggio?