6 Maggio 2024
Economia

Come smaltire l’eternit – procedure e costi

È probabile che sia capitato di dover eliminare l’amianto o di non sapere come smaltire l’eternit, da una tenuta di cui si è i proprietari oppure da uno stabile. Questo Paese negli ultimi decenni si è visto implicato in una vasta operazione di bonifica, sostenuta dal governo attraverso leggi appropriate e bonus fiscali. Fortunatamente nel 1992 sono stati presi dei rimedi effettivi, rivolti a proibire la realizzazione e l’uso di questa sostanza. È vero, si è agito molto tardi, poiché durante gli anni 60 chi era stato a stretto contatto con l’amianto degradato, aveva già iniziato a manifestare indiscutibili complicazioni riguardo le proprie condizioni fisiche. Parlando dell’eternit, si tratta di una sostanza chiamata così a causa del fatto che questo era il nome dell’azienda che la produceva, e che per comporla riuniva il cemento con l’amianto. Risultava soprattutto diffusa, appunto, per il motivo che era molto resistente e perfetta per fabbricare costruzioni, magazzini, ma anche prodotti artigianali di diversa tipologia. Per questo motivo, tutt’ora l’eternit è l’amianto sono presenti, in pratica, dovunque. Non esiste nessuna norma che ordina la sua rimozione quando l’amianto risulta intero, ciò dipende da quello che stabilisce la persona che risulta garante della struttura che lo include. Però qualora l’amianto inizia a frantumarsi, libera nell’aria le sue fibre e può diventare una sostanza alquanto pericolosa, che comporta patologie fatali. Le fibre dell’amianto inspirate possono impiantarsi nel polmone ed è impossibile riuscire a rimuoverle. Quindi la decisione dipende da coloro che hanno identificato l’amianto: in che modo si può togliere? È indispensabile contattare un’impresa che gestisce l’eliminazione e lo smaltimento dell’amianto e dell’eternit, per avere la possibilità di discutere con i soli esperti convalidati per l’eliminazione di uno scarto valutato così rischioso e nocivo.

Come identificare l’esistenza dell’eternit e dell’amianto

Quando si vuole provare ad identificare l’esistenza dell’amianto, è quasi impossibile poterlo fare se si tratta di eternit, poiché risulta mescolato al cemento. Un esperto del settore è probabile che possa dare un consiglio a riguardo. Se non si dovesse avere la certezza che ci sia dell’amianto dentro uno stabile, l’atto più razionale che si deve fare è quello di richiedere una perlustrazione ad un’impresa qualificata. Pure per la ragione che occorrerebbe prendere in considerazione il livello di degrado della sostanza, che tende ad essere molto rischiosa se viene messa in mostra dalla parte esterna con il compito di fungere da copertura. Tanto è vero che, le perturbazioni possono accelerare l’evoluzione della disgregazione, bensì in particolar modo la diffusione nell’aria delle sue fibre. Al contrario qualora si è già certi, in quanto addirittura in precedenza qualcuno ha comunicato che i propri muri contengono dell’eternit, e si comincia a constatare un cambiamento, innanzitutto bisogna tentare di incapsulare la parte incolpata. È possibile farlo con dei prodotti coibenti, i quali coprono l’amianto, scongiurando in questo modo che possa disperdersi nell’aria. Ciò avendo l’obiettivo di prevenire anziché curare, appunto, per salvaguardare ogni persona che potrebbe entrarci in contatto, oltre che sé stessi. In seguito, è pur sempre necessario rivolgersi a degli esperti del settore, poiché risultano i soli legittimati proprio a smaltire l’eternit. Le spese per la rimozione si rivelano esposte ad incentivi fiscali e bonus specifici, regolarmente cambiati non solo riguardo le norme di acquisto ma anche riguardo la quota di detrazione. In ogni modo queste sono somme del tutto sostenibili, considerando il rischio che è possibile correre nel caso in cui non si presta la dovuta attenzione alla risoluzione della problematica.