Il piacere sessuale in Italia e in Europa si raggiunge anche con i sex toys
Dati alla mano il settore dei sex toys è in cima ai desideri sia in Italia sia in Europa. Basta confrontarsi con esperti del settore come www.sexomania.it per avere un quadro eloquente di quanto il settore sia uno dei più chiacchierati del web. I tempi in cui italiani ed europei si recavano nelle ore serali nei sexy shop sono ampiamente superati. Oggi basta uno smartphone ed una connessione ad internet per entrare nel mondo dei sex toys, quella speciale categoria di oggetti realizzati e impiegati per generare o aumentare il piacere sessuale. La produzione dei sex toys è aumentata, l’acquisto è accessibile su ampia scala ordinando attraverso i sexy shop online. Sui portali tematici come sexomania.it il catalogo è ampio, costantemente aggiornato e la spesa è equa. Tutto arriva comodamente all’indirizzo indicato, la privacy è sempre garantita.
Ma cosa sono davvero i sex toys? Sono oggetti di piacere anche molto antichi. Sembrerà inverosimile ma ad usare oggetti per la stimolazione sessuale erano anche popolazioni molto antiche. A confermarlo sono gli scavi archeologici da cui sono emersi manufatti di forma fallica che risalgono all’antica Grecia, esattamente al 500 a.C.. Si tratta di sex toys dell’epoca, realizzati con materiali del tempo come pietra, rame, pelle, ossa oppure giada. Si usavano soprattutto nel corso dei riti religiosi ma anche per provocare piacere sessuale. Le popolazioni antiche non sono tanto diverse da quelle moderne, almeno sotto il profilo della ricerca del piacere sessuale. In Italia quindi come in Europa i sex toys sono millenari.
Perchè si parla poco quindi dei sex toys? Il Medioevo è stato accompagnato da una lunga fase di oscurantismo non solo in materia sessuale ma sullo stile di vita complessiva degli uomini. Sino all’inizio del Novecento, il piacere sessuale e la masturbazione erano ritenuti tabù assoluto. Si parla apertamente di repressione del tema del piacere che ha impattato tantissimo nella narrazione della sessualità e del rappoto con il mondo dell’erotismo.
Il dottor George Taylor nel 1869 ha ideato il primo vibratore. Questo rudimentale vibratore era concepito come presidio medico per curare le donne affette da isteria. Infatti si credeva che soltanto con l’orgasmo si sarebbe potuto purificare il corpo dagli umori negativi. A cavallo tra le due guerre mondiali i vibratori iniziarono ad essere impiegati nei film erotici e vennero reclamizzati sulle riviste femminili negli Stati Uniti d’America e finirono per essere commercializzati. Si passò quindi dal concetto di presidio medico a quello di strumento di autoerotismo per soddisfare un impulso sessuale appagandosi con stimolazioni del corpo.
Master & Johnson sono tra i primi sessuologi della storia. Con le loro ricerche la masturbazione viene concepita come tecnica per trattare le disfunzioni sessuali a carattere psicologico ma anche come modalità per entrare in contatto con le proprie sensazioni corporee. L’autoerotismo viene considerato componente utile per la formazione e lo sviluppo di sé stessi rispetto al proprio corpo e uno strumento per aumentare consapevolezza di come il corpo reagisce agli stimoli. Da quel momento ha preso inizio la storia moderna dei sexy shop, dei sex toys e la normalizzazione dell’autoretismo che oggi non è più un tabù.