Quali sono le scelte degli italiani per le vacanze estive del 2023?
Ad aiutarci a dare una risposta alla domanda ci pensa l’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi che ha analizzato le scelte degli italiani per le vacanze estate 2023. Le prenotazioni registrate al 31 maggio (quindi ancora un dato parziale) dagli Associati ASTOI rilevano un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019 a fronte di un calo del 4% dei passeggeri. Sono aumentati i costi medi per via dell’inflazione.
Le destinazioni preferite dagli italiani per le vacanze 2023 sono l’Egitto (+ 46% sul 2019) e la Tunisia che ha triplicato i volumi rispetto al periodo pre restrizioni sui viaggi. Il Belpaese è la meta preferita dagli italiani (+6% rispetto all’estate 2019). Crescono non solo club e villaggi ma anche alberghi, residence e aparthotel. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.
Spagna e Grecia si confermano tra le mete preferite nel Mediterraneo, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi va forte la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione. Sempre in buone posizioni le africane Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più gettonata dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico emerge l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, soprattutto Sudafrica, Namibia e Botswana.
Numeri positivi anche per le crociere. Ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage. Mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa. C’è finalmente voglia di vita!
La durata dei soggiorni si aggira attorno ai 7,9 giorni (in crescita sul 2019). Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare mediante il sistema del Turismo Organizzato. Dai dati emerge la tendenza a prenotare viaggi e vacanze per il 2023 con partenze nei mesi di prossimi all’alta stagione: +15,6% in maggio, +15,8% in settembre con ottime vendite anche in ottobre. La durata dei soggiorni in questi mesi è mediamente più bassa rispetto a quelli di alta stagione mentre il numero medio di passeggeri per pratica è analogo.
Per quanto attiene alla prenotazione anticipata, la maggior parte avviene tra 45 e 60 giorni prima della partenza, anche se un dato completo lo si potrà avere solo nei prossimi mesi.
Una sezione separata si apre sui Viaggi Studio, che tornano protagonisti con un incremento dei ricavi di circa il 12%. I viaggi studio di gruppo privati sono il 65% dei volumi. Questo segmento registra un +25% rispetto al 2019, mentre quelli individuali sono in parità. La durata media è di 15 giorni, con destinazioni di lingua anglofona che prevalgono su quelle ispaniche. Alla luce dell’incremento dei rincari mondiali dovuti all’inflazione, si è assistito ad una confluenza maggiore verso destinazioni come Regno Unito, Irlanda e Spagna rispetto agli Stati Uniti. L’Italia è stata scelta per i piccoli di fascia 8-12 anni.
L’incremento del costo dei voli ha generato distorsioni sul prezzo finale dei pacchetti turistici. Nel trasporto aereo sono aumentati non solo i costi del carburante e delle materie prime ma anche i costi operativi come diritti di traffico e di sorvolo, di catering e di manutenzione. Ma il valore del Turismo Organizzato non viene leso dall’aumento dei costi perché la maggior parte dei consumatori propende verso maggiori tutele e non attende le offerte last minute. I Tour Operator sono stati messi alla prova nel corso degli ultimi anni, ma hanno gestito la selezione di vettori e corrispondenti, cancellazioni e riprotezioni, overbooking e imprevisti di ogni tipo.