15 Novembre 2024
Germania

In Germania verso lo stop a pubblicità indirizzata ai bambini di patatine, cioccolata e merendine

Cem Özdemir (Verdi) intende vietare la pubblicità indirizzata ai bambini di patatine, cioccolata od ogni altra merendina iper-zuccherata, grassa o salata. Il ministro tedesco per l’Agricoltura e l’alimentazione ritiene che il divieto dovrà valere per spot in tutte le emissioni audio-televisive e piattaforme web come YouTube, dalle 6 di mattina alle 23. L’ampia fascia oraria viene giustificata con la considerazione che i giovani, oltre ai cartoni animati, guardano alla tv anche molti show per la famiglia e partite di calcio la sera. Nei piani del ministero tedesco dovrà essere vietata anche tutta la pubblicità diretta ai più piccoli di alimenti spazzatura in riviste, giornali od opuscoli. Lo stesso per lo sponsoring nonché per tutta la cartellonistica fino ad un arco di 100 metri da scuole, asili, parchi giochi o divertimento, che per l’area di collocazione è diretta ai bambini.

L’osservanza dei divieti dovrà essere assicurata dalle autorità regionali di controllo del mercato. Non sarà una proibizione assoluta, ma solo un bando degli annunci diretti ai minori fino a 14 anni, individuando gli alimenti junkfood in base alle tabelle nutrizionali dell’Oms sul corretto apporto ed eccesso di zuccheri, grassi e sale. Il ministero ha specificato in un tweet che i bambini sono bombardati in media da 15 annunci al giorno di cibi con elevato contenuto di queste sostanze e ciò ne condiziona le abitudini alimentari. La pubblicità a loro indirizzata deve quindi essere sottoposta a regole chiare per la tutela della loro salute.

Tuttavia nel Governo tedesco le posizioni sono divergenti. Il segretario generale della Fdp Bijan Djir-Sarai si appella al senso di responsabilità delle aziende, affermando che i divieti producono poco. Gli ha fatto eco il portavoce per le politiche agricole del gruppo parlamentare liberale Gero Hocker sostenendo che il piano non raccoglierà la maggioranza nella coalizione perché significherebbe “condurre ogni bambino immaturo ad essere un cittadino immaturo”. Il piano di Özdemir è parte del contratto di coalizione che recita “la pubblicità diretta ai bambini di alimenti con elevato contenuto di zuccheri, grassi e sale non potrà in futuro più comparire in emissioni e formati diretti ai minori di 14 anni”.

Anche il vicecapogruppo dell’opposizione Cdu/Csu Steffen Bilger ha criticato alla Rheinischen Post che “Özdemir apre la strada a dirigismo, burocrazia e tutela statale” senza chiarire adeguatamente come individuare gli alimenti dannosi e come si possa definire che un’inserzione è diretta senza dubbio ai bambini. Secondo dati governativi, citati dalla Ard, in Germania circa il 15% dei bambini tra 3 ed i 17 anni sono sovrappeso e quasi il 6% adiposi. Il peso eccessivo accumulato in età giovanile spesso permane tutta la vita e porta in età adulta a maggiori rischi di malattie cardio-circolatorie e diabete mellito tipo 2. In gennaio Özdemir aveva già proposto di eliminare del tutto l’Iva per alimenti sani: frutta, verdura e leguminose.