26 Aprile 2024
Gran Bretagna

Cibo sprecato nel Regno Unito: potrebbe arrivare a 66 milioni di sterline solo nei primi sei mesi

Paradossi della Brexit. Raccolti e piantagioni per decine di milioni di sterline rischiano di marcire nel Regno Unito perchè non ci sono lavoratori sufficienti per raccogliere frutti, verdure e altri prodotti. Gli agricoltori e gli imprenditori del settore non riescono a trovare lavoratori a basso costo per svolgere questo tipo di mansioni.

Il raccolto che sta rimanendo abbandonato nei campi corrisponderebbe a 22 milioni di sterline di valore, ossia 26 milioni di euro, e solo nella prima metà del 2022, secondo un sondaggio realizzato dal sindacato di 200 agricoltori “National Farmers Union” e pubblicato da “Bloomberg”. Se si pensa che l’associazione rappresenta un terzo del settore produttivo ortofrutticolo nel Regno Unito, è probabile che il cibo sull’orlo di essere sprecato e marcito – perché nessuno lo raccoglie – arrivi a circa 66 milioni di sterline, solamente nei primi sei mesi di quest’anno. In un momento in cui invece questa iniezione di prodotti naturali servirebbe eccome, in un Paese flagellato dall’inflazione (quasi 10%) e dal costo della vita e di quelli energetici. La stessa probabile nuova prima ministra Liz Truss insiste sulla produzione interna di prodotti alimentari anche a scapito “dei pannelli solari nei campi”.

Da mesi il Regno Unito ha una cronica mancanza di lavoratori. La Brexit ha complicato l’arrivo di lavoratori stagionali e di quelli non qualificati, inclusi quelli della terra: non solo per l’uscita dalla libera circolazione del mercato unico europeo ma anche per il nuovo, duro sistema migratorio a punti sul modello australiano. La stessa Truss ha promesso che da prima ministra allenterà la stretta sui visti stagionali nei campi agricoli britannici.

Tuttavia con le restrittive regole attuali sui migranti, il Regno Unito non riesce a colmare i suoi vuoti nel mercato del lavoro. Nonostante una disoccupazione ai minimi storici da quasi mezzo secolo e ora ferma al 3,8%, i posti vacanti che non riescono ad essere assegnati sono un milione e mezzo. Segno che alcuni lavori, soprattutto quelli di basso livello, i britannici non li vogliono fare.

L’aeroporto di Heathrow ha dovuto fissare un tetto di 100 mila passeggeri in partenza almeno fino a fine settembre perché non ha sufficienti lavoratori per gestire i viaggiatori. Nel 2021, solo 43 mila cittadini europei hanno ricevuto un visto per poter lavorare oltremanica contro cifre che andavano da 230 mila a 430 mila all’anno, nei sei precedenti. Nel settore della ristorazione (camerieri e cuochi) il Regno Unito ha perso 98 mila lavoratori europei tra giugno 2019 e giugno 2021, e altri 64 mila tra operatori di pulizie e manutenzione.