25 Aprile 2024
ItaliaTravel

Chi sono i quattro mori di Livorno? Scopriamolo insieme

Impossibile non ammirare i Quattro Mori a Livorno, uno dei monumenti più conosciuti della città labronica. La scultura è opera di Giovanni Bandini che ne iniziò i lavori nel 1595 ma venne completata da Pietro Tacca nel 1626. I Quattro Mori si trovano in piazza Micheli e si affacciano sulla Vecchia Darsena.

I quattro mori sono quattro pirati prigionieri del granduca Ferdinando I de’ Medici, che commissionò l’opera per rafforzare la propria autorità e celebrare le vittorie riportate dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano contro i corsari. Ferdinando I, con indosso l’uniforme dell’Ordine, tiene fieramente incatenati i prigionieri. Pare che Tacca trasse ispirazione da due detenuti del carcere di Livorno cioé Morgiano, guerriero di origine greco-ionica, che guarda verso l’alto quasi a chiedersi il perché della sua cattura, e Ali Salettino, di origine nordafricana. Un terzo, il più anziano e il cui viso è segnato dalle rughe, si narra sia Ali Melioco, pirata di origine turca. Sconosciuta invece l’identità del quarto, di provenienza africana.

Tutti identificano l’opera come I Quattro Mori ma in realtà è il Monumento a Ferdinando I. Inizialmente era presente solo la statua del granduca, mentre i quattro mori vennero aggiunti a partire dal 1621. Ma furono i pirati a catturare l’attenzione dei livornesi.

Manca qualcosa al monumento? Si! A Livorno non sono mai arrivate due fontane raffiguranti mostri marini realizzate da Tacca, che si trovano a Firenze, in piazza Santissima Annunziata. Sul piedistallo erano presenti alcuni ornamenti disegnati dallo stesso Tacca, che furono però depredati dall’esercito napoleonico nel 1799. Pare che esiste un punto della piazza dal quale è possibile osservare il naso di tutti e quattro i mori contemporaneamente. Ciò si dice porti fortuna…