26 Aprile 2024
Italia

Intervento restaurativo per il Castello Normanno Svevo di Rende

Approvato dalla giunta Manna il progetto esecutivo dell’intervento restaurativo per il Castello Normanno Svevo di Rende (Cosenza). Il restauro prevede interventi di adeguamento e rifunzionalizzazione del complesso monumentale con un finanziamento complessivo di 1.500.000,00 di euro. “Finalmente vedremo il realizzarsi di un progetto che valorizzerà al meglio il patrimonio artistico e renderà di nuovo fruibile un luogo di cultura che è simbolo identitaria della nostra città”, ha affermato il sindaco Marcello Manna.

L’intervento, come si legge nella relazione tecnica elaborata dal Segretariato Mibact, ha cercato di coniugare gli elementi storici preesistenti alla nuova costruzione: “la prima azione del restauro sia l’individuazione del valore storico-artistico del manufatto, ed è su questa parte infatti che abbiamo fatto ricadere il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro”.

La proposta progettuale ha operato proponendo un cambiamento dello stato dei luoghi, fatta salva la struttura portante metallica che rimarrà come necessaria e ineliminabile “testimonianza” dell’attuale volume in vetro. L’intervento su questa parte è invece da intendersi quale intervento di adeguamento e rifunzionalizzazione. Tutta la parte costituita dalla struttura in acciaio, dal volume cilindrico della scala, dalla struttura in calcestruzzo armato dell’ascensore, e da tutte le tamponature in vetro è da considerarsi come un’aggiunta all’antico manufatto.

“Si noti come la nuova proposta, diminuendo le superfici vetrate, configuri una nuova dialettica tra masse murarie. Le finiture dei materiali garantiscono allo stesso tempo l’unità visiva e la distinguibilità del nuovo intervento in rapporto alla preesistenza” si conclude la relazione dove si sottolinea anche che: “si prevede la costruzione a rilievo della pianta di ogni piano del museo, con le scritte in braille e quelle in caratteri alfanumerici per garantire l’acceso alle persone con disabilità visive”.

“Riteniamo -ha concluso il primo cittadino- che la storia e il patrimonio dei nostri luoghi debba attivare-avviare un dialogo virtuoso tra economia, cultura, turismo, imprenditoria. Mettere in campo una progettazione partecipata sin da questa fase di start up permetterà di coinvolgere diversi attori sociali: gli abitanti, le forze economiche, i promotori di attività culturali e sociali. Il cuore pulsante di Rende ritornerà a battere più forte di prima: la nostra città vanta tra musei, chiese, palazzi storici e castello un patrimonio artistico-architettonico che ben si presta ad una capacità culturale di grande interesse. Il rilancio e lo sviluppo del castello Normanno sarà grimaldello per costruire una politica di valorizzazione ed insieme rivalutazione del centro storico di Rende”.