26 Aprile 2024
Gran Bretagna

È arrivata anche l’ora della Shexit?

La Scozia deve fare i conti con la Sehxit. Questa volta non è Edimburgo che vuole lasciare Londra ma sono le isole Shetland che vorrebbero separarsi dalla Scozia. L’arcipelago, noto per i maglioni di lana grezza, ha votato per ottenere “l’auto-determinazione politica e finanziaria”. Decisione contestata dal premier Nicola Sturgeon. Ma adesso è arrivata anche l’ora della Shexit.

Le Shetland non sono propriamnente scozzesi. Sino al 1472 facevano parte della Norvegia e ancora oggi i suoi 20 mila abitanti sono orgogliosi delle loro tradizioni vichinghe. Quelle isole sono anche geograficamente più vicine alla Scandinavia che non alla Scozia. Ma non ci sono soltanto pecore e maglioni, nelle Shetland. Infatti nelle loro acque si trovano ricchi giacimenti di petrolio e gas naturale, oltre che importanti riserve ittiche.

È su queste risorse che gli indigeni puntano per garantirsi un florido futuro, liberi dal dominio scozzese. Infatti loro si lamentano che le ricchezze locali vengano succhiate via dal governo di Edimburgo. Per ora le Shetland non puntano all’indipendenza totale. Vorrebbero diventare un territorio britannico d’oltremare auto-governato, sul modello delle Isole del Canale. Guardano come modello alle vicine Isole Faroe, che formalmente fanno parte della Danimarca ma hanno un governo e un Parlamento autonomi. Onoltre le Shetland non vedono bene l’indipendenza della Scozia, che si avvicina a grandi passi. L’anno prossimo si prevede che alle elezioni locali il partito nazionalista di Nicola Sturgeon otterrà una maggioranza schiacciante al Parlamento di Edimburgo e se ne servirà per esigere da Londra un nuovo referendum sull’indipendenza.