25 Aprile 2024
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Il colpo di frusta: classificazione, diagnosi, terapia

Il colpo di frusta è un trauma a livello delle vertebre cervicali che può avere delle serie conseguenze come patologia neurologica. Solitamente si verificano dei danni alle strutture ossee e ai tessuti molli a seguito di un incidente stradale. Oggi intervistiamo l’esperto il Professore Neurologo Fabio Antonaci per saperne di più sulla classificazione, diagnosi e terapia della sindrome da colpo di frusta.

Qual è la classificazione della sindrome da colpo di frusta?

Neurologo Fabio Antonaci: La sindrome da colpo di frusta viene classificata in base ai sintomi di natura cervicale e neurologica che manifesta il paziente. Distinguiamo tre gradi di gravità progressiva della patologia:

  • Grado I: Sintomi a livello cervicale: dolori alla nuca, rigidità nella mobilitazione del collo, dolori diffusi. Non sono presenti segni fisici.
  • Grado II: Sintomi a livello cervicale e ripercussioni muscolo-scheletriche: ridotta escursione del rachide e dolori in zone circoscritte.
  • Grado III: Sintomi a livello cervicale e neurologico: scarsa o eccessiva risposta dei riflessi, debolezza e deficit sensitivo.

Inoltre, in aggiunta a quanto detto finora, possono insorgere altri sintomi non legati al grado della patologia: acufeni, instabilità ipoacusia, cefalea, algie della articolazione temporo-mandibolare.

Quali sono i criteri diagnostici per la sindrome da colpo di frusta?

Neurologo Fabio Antonaci: I criteri diagnostici utilizzati per verificare la presenza della sindrome da colpo di frusta di Grado II e Grado III sono:

  • Radiografia per verificare eventuali fratture e dislocazioni
  • Radiografia del tratto cervicale con attenzione al tratto C7 -T1
  • Radiografia nelle posizioni specifiche: anteroposteriore, laterale e a bocca aperta

A volte questi esami vengono affiancati da:

  • Proiezioni oblique e dinamiche
  • TAC qualora l’esame radiologico risulti di esito dubbio o se ci sono manifesti sintomi neurologici
  • RM del tratto cervicale qualora i sintomi risultino severi

Quali sono gli esami da effettuare per una corretta diagnosi della sindrome da colpo di frusta?

Neurologo Fabio Antonaci: Non esistono esami diagnostici in grado di confermare in maniera univoca la presenza o l’assenza della patologia. Un buon inizio di valutazione è dato dai test cognitivi e affettivi: attraverso di essi lo specialista capisce se è in presenza di una patologia disfunzionale a livello cerebrale.

La risonanza magnetica e la TAC ci aiutano a verificare se nel quadro clinico sono presenti patologie a carico del rachide cervicale che possono essere una conseguenza del trauma.

Lo specialista deve scartare dalla diagnosi tutte quelle malattie organiche che imitano la sindrome: ematomi sudorali ed epidurali, ipotensione del liquor, trombosi venosa centrale, emorragie cerebrali, idrocefalo post-traumatico, lesioni radicolari e dei nervi periferici cervicali, disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e lesioni del legamento o processo stiloideo.

Qual è la terapia migliore per la sindrome da colpo di frusta?

Neurologo Fabio Antonaci: Il focus è sempre il paziente ed è il cardine di ogni terapia: grazie alla sua collaborazione nel seguire le indicazioni della terapia l’iter di guarigione è ridotto nei tempi e con una probabilità di successo maggiore. Il soggetto deve ristabilire la sua routine quotidiana e verificare quali sono i sintomi che persistono nel tempo e quali quelli che si rimettono. Inoltre il paziente deve fare uno sforzo di autocorrezione negli atteggiamenti posturali errati.

Per quanto concerne il trattamento riabilitativo abbiamo il seguente quadro:

  • Grado I: non risulta necessario intraprendere un trattamento di fisioterapia.
  • Grado II e III: bisogna ricorrete alla fisioterapia nel momento in cui l’algia tende a farsi meno severa. Il trattamento non deve essere più lungo di 7 settimane. Terminato questo step si passa al trattamento medico.

Per quel che riguarda il trattamento medico consideriamo quanto segue:

  • Farmaci:i presidi medici hanno un ruolo di poco conto nella terapia della sindrome da colpo di frusta. I farmaci più indicati sono antidepressivi, i FANS e quelli appartenenti alla categoria dei miorilassanti.
  • Collare cervicale: si consiglia di utilizzarlo non in maniera continua: il collare deve essere morbido.
  • Visita dallo specialista: qualora il soggetto continua ad avere dei sintomi severi con una durata prolungata oltre i due mesi, siamo di fronte ad un rischio di cronicizzazione. In questi casi è raccomandabile rivolgersi ad uno specialista.

Come mai si parla così poco della sindrome da colpo di frusta?

Neurologo Fabio Antonaci: Se ne parla poco perchè questa sindrome non gode ancora di uno status di validità nosografica. Certo, a riguardo ancora non abbiamo delle certezze e delle costanti oggettive che si verificano puntualmente, ma ciò non toglie che la patologia esiste. Purtroppo la storia della medicina è piena di malattie già manifeste in diverse soggetti che ne soffrivano, ma che hanno visto passare anni prima di essere identificate da un punto di vista formale.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il Neurologo Fabio Antonaci.

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