26 Aprile 2024
CultureItalia

Museo da Vinci Milano aperto anche durante il restauro

Il Museo da Vinci Milano sarà visitabile anche durante i lavori di restauro. Infatti l’intervento viene eseguito in modo tale da non interrompere le attività didattiche e museali e durerà alcuni mesi. La struttura in legno della copertura sarà totalmente rifatta. Gli intonaci saranno sistemati. I serramenti verranno sostituiti. Il tetto sarà impermeabilizzato. Saranno eseguite inoltre altre opere di restauro e risanamento conservativo. Gli interventi risolveranno i problemi di infiltrazioni presenti in alcune aree e i danni sui fronti interni dei chiostri dovuti agli eventi atmosferici.

In programma anche il risanamento della facciata che guarda verso il padiglione ferroviario, per una superficie di oltre 1.200 metri quadrati. Sono questi i lavori di restauro, rinforzo e riqualificazione, che interessano il Museo della Scienza e della Tecnologia.

Museo da Vinci Milano: le celebrazioni vinciane

Il Comune di Milano si prepara a celebrare il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, che cade quest’anno, anche con i necessari interventi di manutenzione del complesso storico monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di San Vittore. Qui infatti ha sede il Museo nazionale che prende il nome proprio dal genio rinascimentale. Il complesso, tutelato ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali ed ambientali, è di proprietà del Comune ed affidato in gestione, tramite convenzione, alla Fondazione del Museo.

Museo da Vinci Milano: il Maestro attratto dalla città

A Milano e alla corte sforzesca del duca Ludovico il Moro, Leonardo arrivò nel 1482, e qui rimase per quasi vent’anni, attratto dall’apertura alle novità tecnologiche e scientifiche e dal dinamismo di una delle città più popolose d’Europa. “Leonardo a Milano lasciò tracce preziose – ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Gabriele Rabaiotti – dall’Ultima Cena alle Chiuse del Naviglio Grande, dal Codice Atlantico a numerosi dipinti e disegni, fino alle decorazioni nella Sala delle Asse del Castello Sforzesco, che un meticoloso lavoro di indagine e recupero sta facendo tornare alla luce. Più che doveroso, quindi, che la città colga l’occasione della ricorrenza per dare rilevanza e valore ai luoghi e ai lasciti vinciani”.