20 Aprile 2024
CultureItalia

Moira Orfei e San Donà di Piave. Un legame eterno

Da sabato 12 gennaio al 3 marzo a San Donà di Piave in provincia di Venezia si tiene, l’Open Circus Festival, un cartellone di eventi in omaggio a Moira Orfei a tre anni dalla sua scomparsa curato da Circo e Dintorni con il sostegno della Città di San Donà di Piave e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. “San Donà è la cittadina veneta che ha ospitato i quartieri invernali del circo di Moira, e la città in cui risiedeva quando non era in tournée – racconta il Prof. Alessandro Serena, ideatore e direttore artistico dell’intera manifestazione oltre che nipote di Moira.

“Non è un caso dunque che sia San Donà ad ospitare questo tributo che evidenzia come il ricordo di Moira sia estremamente vivo e sentito. La mostra “Moira la Regina” in particolare ci restituisce l’immagine di una icona pop senza tempo, una Callas del Circo, che in quasi settant’anni di carriera si è conquistata un posto di rilievo nell’immaginario collettivo, nella cultura italiana e nella storia dello spettacolo in veste di artista circense, attrice cinematografica e personaggio televisivo a tutto tondo. Tutto questo – conclude Serena – ci ha guidato nella realizzazione di una serie di iniziative tra il ricordo e lo spettacolo, tenendo gli occhi sulla storia di questa straordinaria artista, ma al contempo guardando allo stesso tempo al futuro, all’eredità che la Regina del Circo ha lasciato”. In programma dunque una mostra, una serata tributo con musica dal vivo, filmati e performance e un Premio a lei dedicati per celebrare in maniera gioiosa una delle donne che più hanno dato allo spettacolo popolare del nostro Paese. E ancora spettacoli dal vivo con compagnie internazionali.

Moira Orfei, nata a Codroipo, in provincia di Udine, era di casa a San Donà di Piave in provincia di Venezia. Non solo perché la gente del posto nutriva per lei un affetto sconfinato, ma anche perché questa cittadina veneta era stata scelta dalla Regina del Circo per fissare la propria dimora quando non era in tournée col suo tendone, acquistando la splendida Villa Ancillotto, la cui fama ha valicato i confini regionali anche grazie alla sua presenza. A San Donà sorgeva il quartier generale del Circo di Moira e lì nascevano gli spettacoli che avrebbero poi conquistato il cuore di milioni di spettatori nel mondo. Ancora oggi, a tre anni dalla scomparsa della diva, il suo ricordo è vivido nella memoria di quanti l’hanno incontrata ed hanno potuto apprezzarne il carattere mite, aperto a tutti, disponibile e impegnato fino alla fine a produrre meraviglia col circo.

Le immagini di Moira Orfei

Dal 12 gennaio fino al 3 marzo 2019 verrà allestito un triplo omaggio iconografico, Moira Orfei La Regina, targato Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie, centro di promozione dello spettacolo popolare fondato dall’associazione Circo e dintorni sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. La mostra occuperà tre eleganti location di San Donà di Piave in una sorta di abbraccio collettivo alla diva: lo Spazio Mostre Battistella, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il foyer del Teatro Metropolitano Astra. Avvalendosi della consulenza e del materiale del Centro Educativo di Documentazione delle Arti Circensi di Verona, l’esposizione unisce per la prima volta tre diverse forme artistiche visuali che testimoniano l’assoluta grandezza di Moira Orfei, impostasi nel corso degli anni come simbolo del circo e di tutto lo spettacolo popolare, titolo che detiene tuttora anche dopo la sua scomparsa.

Le prime due sezioni della mostra (ideate Aurelio Rota, direttore artistico di Lonato in Festival, e Alessandro Serena, nipote di Moira e Professore di Storia del Circo) raccolgono da una parte foto celebri (come quelle esposte al Moma di New York) e scatti rari che ritraggono Moira nel suo essere star ma anche negli aspetti più privati e dall’altra i più bei manifesti degli spettacoli e dei film cui l’artista ha preso parte, rendendo conto della forza e della pervasività dell’immagine della Orfei, il cui volto sorridente ha invaso in maniera pacifica le città di tutta Italia e nel mondo tramite la pubblicità del suo circo e le reclame delle pellicole in cui compariva. Ad impreziosire una già ricca esposizione, costumi di scena ed accessori appartenuti al variopinto ed indimenticabile guardaroba di Moira. Quello che emerge è il ritratto a tutto tondo di un personaggio poliedrico, indagato seguendo le traiettorie principali della sua vita: il circo, il cinema, la famiglia, la musica, la televisione, la natura di icona. Un tributo che ha già riscosso grande successo a Lonato in Festival, Noventa in Piazza, al Voilà Festival a Feltre e a Maravilia, oltre ad esser stato portato in tournée da Stefano Orfei, figlio di Moira, sotto il tendone di famiglia.

L’ultima sezione della mostra (nata grazie alla collaborazione del Comune di Noventa di Piave) propone una selezione dei quadri di Riccardo Orfei. Nipote di Moira e multiforme artista cimentatosi come acrobata al trampolino elastico e al trapezio volante, oggi Riccardo si esibisce in un numero di trasformismo e magia con la moglie Isabella Zavatta girando tutto il mondo. Alla passione per l’arena di segatura affianca quella pittorica, dipingendo quadri relativi al mondo che ama, il circo, ed in particolare al tendone di sua zia Moira, che lui ha frequentato per trent’anni condividendo con lei emozioni incredibili e potendo vedere da vicino la Regina entrata nell’immaginario collettivo in Italia e all’estero. Accanto ad ogni tela viene proposta una foto o un’immagine che, prendendo spunto dal tema del ritratto, racconta uno dei tanti interessantissimi aspetti del circo, in modo da allargare lo sguardo e fare una panoramica su un universo caleidoscopico e colorato che non smette di stupire.

La Notte di Moira Orfei

Domenica 10 febbraio la celebrazione di Moira passerà attraverso un’intera serata spettacolare con artisti internazionali, musica dal vivo, video e filmati inediti, che avvicinerà il pubblico alla grande stella facendone conoscere i segreti. In un’atmosfera fiabesca, verrà raccontata la straordinaria vita della Orfei avvalendosi di documenti rari e aneddoti gustosi, ma lasciando anche ampio spazio a chi oggi continua nel solco tracciato dalla Regina: performer internazionali (che ricorderanno il carattere “mondiale” del Circo di Moira) e i giovanissimi allievi dei corsi di Karakasa Il Laboratorio delle Meraviglie (il futuro del circo, che la Orfei ha sempre guardato con fiducia e ottimismo) si alterneranno sul palco del Teatro Metropolitano Astra donando quell’emozione che gli show di Moira hanno regalato per decenni agli spettatori di tutti i continenti.
A conclusione di una notte nel segno della Regina del Circo, verrà consegnato il Premio Moira, una riconoscenza destinata alle figure dello spettacolo dal vivo che si sono contraddistinte per la qualità dimostrata e per la comunanza coi valori della Orfei. Quest’anno a ricevere il Premio sarà Brigitta Boccoli, artista trasversale che ha diviso la sua carriera tra cinema, teatro e televisione (lavorando tra gli altri con Boncompagni) e che oggi, dopo aver conosciuto Stefano Orfei Nones (figlio di Moira) durante la registrazione del programma tv Reality Circus ed averlo sposato nel 2008 condividendo da subito la sua passione per il circo, dove si è dimostrata un’eclettica ballerina, una sorprendente cantante ed un intrepida domatrice di tigri, forma col marito una delle coppie più rilevanti del settore in Italia, impegnata nella prosecuzione del lavoro di Moira con il medesimo amore per l’arena di segatura in produzioni dall’impostazione moderna quali Una tigre per amore e Il bacio del leone.

Il Cartellone

Dal 12 gennaio al 3 marzo 2019 – Mostra Moira Orfei La Regina Presso lo Spazio Mostre Battistella, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il foyer del Teatro Metropolitano Astra. 10 febbraio 2019. Ore 21.00 – Moira Orfei La Regina Serata tributo con musica dal vivo, filmati e spettacolo. Programma completo su www.karakasa.org.

Moira Orfei. Una vita tra Circo, Cinema e Famiglia

Moira Orfei (Codroipo, 1931 – Brescia, 2015) è la più celebre componente della rinomata stirpe di circensi italiana e probabilmente l’artista dell’arena di segatura più rappresentativa a livello internazionale. Unica a reggere il confronto, in quanto a indice di popolarità, con personaggi di altre forme di spettacolo, alterna sin da giovanissima la carriera nel tendone di famiglia e quella nel mondo del cinema e della televisione. Nata in un carrozzone nel piccolo circo del padre Riccardo detto Bigolon, alla morte di quest’ultimo viene accolta nello chapiteau dello zio Orlando, dimostrandosi una buona “generica” (artista con un’infarinatura di ogni disciplina circense) già all’età di sei anni. Dagli anni Sessanta recita in film di buon successo commerciale (tra i quali diversi peplum, opere storiche d’ambientazione greco-romana allora molto in voga) e pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano, lavorando al fianco di Marcello Mastroianni, Totò, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Pietro Germi, Mario Monicelli, Dino Risi; partecipa fino ad anni recenti a programmi televisivi di primaria importanza rafforzando la sua immagine presso il grande pubblico. Sposa Walter Nones nel 1961 e due anni dopo fonda assieme al marito il Circo di Moira Orfei, che resterà a lungo l’apice dello spettacolo popolare italiano, riconosciuto nel mondo quale esempio di qualità artistica ed efficienza organizzativa. La coppia segna alcune tappe fondamentali nel settore: dall’estetica della grande attrazione dei primi anni Settanta alle produzioni kolossal, tra le quali spicca il Circo sul Ghiaccio, show su due piste ispirato alle sfarzose riviste americane e considerato dalla critica una delle migliori produzioni italiane del dopoguerra; dallo spettacolo a rivista con Alighiero Noschese (Follie sul Ghiaccio, 1974) alla proposta, con Moira più Mosca negli anni Ottanta, di artisti dell’Est fino ad allora sconosciuti in Occidente; per arrivare infine alla forma odierna, particolarmente attenta al ritmo, all’eleganza e all’organicità dello spettacolo. Quello di Moira è stato il primo complesso italiano a conquistare, nel 1987, un Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, la più importante manifestazione del settore, con un numero di dodici tigri presentato da Massimiliano Nones. Le vicende di questo circo si sono intrecciate spesso alla storia nazionale e internazionale: nel 1977 suscitò ad esempio grandissima attenzione da parte dei media la notizia che i cento artisti e cinquanta animali della compagnia erano rimasti bloccati in Iran in seguito all’insurrezione popolare; il pubblico seguì con apprensione l’episodio fino al suo scioglimento positivo.

Negli anni recenti la tradizione di famiglia prosegue grazie ai suoi figli Stefano e Lara Orfei Nones e ai nipoti Moira junior, Walter junior, Manfredi e Alexander. Una nuova generazione di circensi pronta a portare in alto la bandiera dello spettacolo popolare italiano. Icona pop riconoscibile come poche altre, ancora oggi a distanza di tre anni dalla scomparsa Moira non ha cessato di rappresentare un fascino spontaneo e sincero per milioni di italiani che continuano a dimostrarle un affetto immenso.

Alessandro Serena, Ideatore e direttore artistico

Docente di Storia dello spettacolo circense e di strada. Proviene da un’antica famiglia circense (è nipote di Moira Orfei). Ha collaborato con La Biennale di Venezia in un’attività volta alla commistione fra le arti. Produttore di show di teatro-circo di successo in tutto il mondo, tra i quali Ombra di Luna, Creature, Casa dolce casa e, più recentemente, The Black Blues Brothers. Cura le tournée internazionali di celebri clown, come David Larible. Realizza grandi spettacoli figurativi e acrobatici per le più belle piazze italiane. È autore di programmi televisivi come gli speciali dedicati al Festival di Monte Carlo e al Cirque du Soleil. È stato chiamato più volte ad occuparsi degli spettacoli in occasione delle Udienze Papali come durante il Giubileo delle Genti dello Spettacolo Viaggiante 2016. È direttore area studi del Centro Educativo di Documentazione delle Arti Circensi di Verona e responsabile di redazione della rivista Circo dell’Ente Nazionale Circhi. È direttore scientifico del progetto Open Circus, sostenuto dal MIBAC. Autore di numerosi volumi, fra i quali Storia del Circo (Bruno Mondadori) e Consigli a un giovane clown (Mimesis).