19 Aprile 2024
CultureItalia

Sotirios Pastakas Corpo a Corpo a Paestum venerdì 14 settembre

Corpo a corpo con la poesia. Crisi dell’individuo e macerie di una nazione. Poesia che diventa strumento straordinario per indagare l’esistenza e l’animo umano, come quella intensa e potente, dolce e crudele del poeta greco Sotirios Pastakas. La sua è una messa a nudo feroce.

Nel suo primo libro italiano “Corpo a corpo” si incontrano e scontrano tradizione e modernità, ironia e senso di morte, il dramma del popolo greco e i colori, i profumi, i sapori del Mediterraneo. Sotirios, ormai pubblicato e premiato in tanti paesi europei e negli Stati Uniti è uno dei grandi protagonisti del circuito poetico internazionale. Torna in Campania con un imponente incontro-reading venerdì 14 settembre alle ore 21 per un nuovo appuntamento in collaborazione tra La Locanda del Mare e Casa della Poesia (ingresso gratuito).

Sarà un momento di confronto e bellezza che apre il tour campano dell’autore. Sabato alle ore 20.30 sarà protagonista negli spazi di Casa della Poesia a Baronissi (via Convento 21/A).

Sotirios Pastakas è un poeta dello sguardo

Uno sguardo che scava, infatti, spudorato e impietoso, nelle ferite del corpo, nominando i risvolti “indicibili” di un amore finito (L’esperienza del respiro). Che si aggira negli interni delle case passando dai gesti più banali della quotidianità al dialogare tenero e pensoso col proprio gatto (Jorge). Ma è anche lo sguardo che riesce ad accostare la violenza del mondo alla distruttività con cui ci accaniamo talvolta sul nostro corpo. Che può, attraverso pochi versi scarni, fare incontrare in cucine disadorne, su tavole quasi vuote e cibi sempre più poveri, l’empasse economica che sta attraversando il suo paese e la spinta a creare nuove forme di “collettività” e di “altruismo” (Pasto dei poveri)”. Così scrive di lui la saggista, scrittrice e giornalista Lea Melandri in “Il nomadismo della poesia”.

“Il primo incontro con Sotirios Pastakas risale al Sarajevo Festival – Incontri Internazionali di Poesia – sottolinea Sergio Iagulli, fondatore di Casa della Poesia – In quell’occasione ne abbiamo compreso lo spessore, il talento e le straordinarie possibilità. Anzi grazie al lavoro realizzato con noi di Casa della Poesia Sotirios è esploso, divenendo uno dei poeti europei più apprezzati in ambito internazionale. Ha presagito la crisi nel suo libro “Food Line”, ovvero la linea del cibo dove i più poveri sono in attesa di un pasto. Ha descritto in maniera straordinaria la crisi del mondo e della Grecia. Uno psichiatra di successo, famoso, ricco che, travolto dalla crisi e dalla poesia, ha deciso di diventare improvvisamente povero”.

Fondamentale l’incontro a San Francisco con il grande poeta Jack Hirscham, da cui fu folgorato, perché era un uomo che viveva con il minimo indispensabile, ma era profondamente felice: da lì la scelta di abbandonare tutto e di dedicarsi alla poesia. Un legame essenziale con Hirschman che, nella traduzione di “Corpo a corpo” scrive: “Sono convinto che il lettore conoscerà, con questo libro, un eccellente poeta greco contemporaneo che riflette nei suoi testi molte delle tenebre economiche ed esistenziali che assediano il più luminoso dei paesi del mondo”.

Sotirios Pastakas: chi è

Nato nel 1954 a Larissa in Tessaglia, dove è tornato a vivere due anni fa. Ha studiato medicina a Roma, dove ha trascorso alcuni degli anni più significativi per la sua formazione spirituale. Per trent’anni ha lavorato come psichiatra ad Atene. Ha pubblicato quattordici raccolte di poesie, un monologo teatrale, un libro di saggi e traduzioni di poeti italiani (Sereni, Penna, Saba, Pasolini, Gatto).

Proprio la sua dimestichezza con la lingua e con la letteratura italiana ha contribuito in maniera determinante alla messa a punto della sua poetica, caratterizzata da uno stile originale e di grande eleganza formale. Collabora con varie riviste letterarie con saggi e traduzioni dall’italiano. Dal 1994 è membro della Società degli Scrittori Greci (Greek Writers Society).

È stato tradotto in dodici lingue e ha partecipato a vari festival mondiali di poesia. Nel Settembre 2001 è stato ospite onorario al Hawthodern Castle International retreat for Writers, presso Edimburgo. Il suo libro “Trilogia” (ed. Parousia, 2012) è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2015, col titolo «Food Line», tradotto da Jack Hirschman e Angelos Sakkis.

Il suo primo libro di racconti

Il Dott Ψ e I suoi pazienti” è stato pubblicato quest’anno, 2015, da “Melani” editore, Atene. Nel giugno del 2001 ha rappresentato la Grecia a Verona in occasione della fondazione dell’Accademia Mondiale della Poesia (World Poetry Academy), sotto l’egida dell’UNESCO.

Per Casa della poesia ha preso parte agli “Incontri internazionali di poesia di Sarajevo” nel 2006, nel 2009 a “VersoSud” (Reggio Calabria), all’”Omaggio ad Alfonso Gatto” a Salerno in occasione del Centenario della nascita. Nel 2010 a “Ritratti di poesia” (Roma) “Letture Mediterranee” (Baronissi), “La poesia resistente! (Napoli), “Poeti in libertà” (Siena) e a maggio del 2015 all’evento “La poesia resistente” a Baronissi. A Sotirios Pastakas è stato assegnato il 4 dicembre 2015 il Premio Annibale Ruccello per la Poesia dello Stabia Teatro Festival. Nel 2016 è stato pubblicato da Multimedia Edizioni un’antologia della sua poesia, “Corpo a corpo” suo primo libro “italiano” che ha ricevuto lo stesso anno il Premio Internazionale NordSud della Fondazione Pescara Abbruzzo.

da “Isola di Chios” Sotirios Pastakas

Il dolore comincia quando scordiamo
la ferita. Il foro d’uscita del proiettile
non c’è. Quello d’entrata è
guarito e si è rimarginato.

Il dolore resta chiuso dentro.
Non puoi localizzarlo
in organi, tessuti e cellule.
Nulla lo testimonia.

Diffuso e inafferrabile,
assomiglia alla gioia. Il dolore,
amore mio, si muta quando è
grande in gioia che travolge.
Solo chi ha molto amato,
può nuovamente amare.

Νήσος Χίος Sotirios Pastakas (originale)

Ο πόνος αρχίζει όταν ξεχνάμε
την πληγή. Έξοδος του βλήματος
δεν υπάρχει. Η είσοδός του έχει
ιαθεί και κλείσει.

Ο πόνος είναι κατάκλειστος.
Δεν μπορείς να τον εντοπίσεις
σε όργανα, σε ιστούς και κύτταρα.
Τίποτα δεν τον μαρτυρεί.

Διάχυτος κι ασύλληπτος,
σαν τη χαρά φαντάζει. Ο πόνος,
αγάπη μου, γίνεται όταν είναι
μεγάλος, χαρά που συναρπάζει.
Μόνον όποιος αγάπησε πολύ,
μπορεί να αγαπήσει πάλι.