11 Dicembre 2024
ItaliaTravel

Milano. Alla scoperta dell’arte sacra nella Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio è con il Duomo il centro della vita spirituale di Milano. L’arte sacra è una delle attrazioni turistiche principali della città. La Basilica è meta di visitatori e di pellegrinaggi. Il quadriportico è formato da colonne con capitelli lavorati a rilievo. La facciata è aperta da due loggiati sovrapposti che si uniscono con l’interno del portico e inquadrata in alto dai due campanili, dei Canonici e dei Monaci.

La Basilica è dedicata al vescovo di Milano ed è uno straordinario esempio d’architettura romanica lombarda. Edificata tra il 379 e il 386 era chiamata Basilica Martyrum per volontà di Sant’Ambrogio. Sorta al centro dell’Hortus Philipphi – riservato a sepolture cristiane – presenta celle in memoria dei martiri.- La basilica è dedicata ai martiri Gervasio e Protasio. L’antico edificio è stato modificato dal IX secolo. La basilica si compone di due navate laterali ed una centrale; il soffitto è composto da volte a crociera a costoloni e da pilastri che danno armonia e slancio.

Il sarcofago di Stilicone è attribuito al generale di Teodosio ma commissionato da un personaggio di alto lignaggio legato alla corte di Milano. Della decorazione delle pareti interne rimangono delle tarsie marmoree policrome e una transenna marmorea. Si sono conservati due pannelli in legno scolpito della porta d’ingresso commissionata da Ambrogio. Il fulcro della basilica propone il ciborio, un baldacchino ornato da stucchi lombardo bizantini, un elegante luogo sostenuto da quattro colonne romane che racchiude e custodisce il capolavoro dell’arte carolingia: l’Altare d’Oro.

Nel IX secolo il vescovo Angilberto ha traslato i resti dei vescovi in un sarcofago di porfido poi ricoperto dal prezioso Altare, detto anche di Vuolvinio, autore dell’opera. Sul fronte anteriore narra gli episodi della vita di Cristo e sul retro, la vita di Sant’Ambrogio. La successiva costruzione della cripta nel X secolo, con il rialzo pavimentale del coro, porta altri cambiamenti. I resti di Gervasio, Protasio e Ambrogio sono collocati in un’urna d’argento posta sotto l’altare.