Rinnovo delle tradizioni tra arte e magia
Dicembre è un mese dell’anno speciale in cui si rinnovano molte tradizioni che ci collegano alle nostre radici, alla famiglia, alla cultura e in alcuni casi anche alla nostra religione.
Io credo che ogni tradizione abbia sempre qualcosa di magico tutte le volte che la onoriamo rinnovandola!
Il bello delle tradizioni è che, per un fatto di evoluzione naturale, non solo le manteniamo e le osserviamo, ma ogni volta in parte le ricreiamo con piccoli cambiamenti. Infatti, le tradizioni sono celebrazioni di gioia e di vita, ma in continua evoluzione.
Non facciamoci mai prendere dallo stress tutte le volte che le ricreiamo per paura di non essere all’altezza o di riviverle adeguatamente. Al contrario, viviamo questi momenti con la spontaneità e la gioia del presente.
Apportare delle piccole variazioni alle tradizioni del passato non rende i ricordi di “come erano le cose” meno belli, preziosi o significativi. Al contrario, mantenere e rivivere una tradizione, anche in un modo un po’ nuovo, dimostra lo straordinario valore di quei momenti del passato che hanno riempito i nostri cuori.
Molte delle tradizioni della mia giovinezza trascorsa in Calabria, come il presepe e i petrali (dolci natalizi ripieni di fichi secchi e mandorle e poi ricoperti di cioccolato o zucchero fondente), continuano ad essere vive ancora oggi nella mia famiglia qui a Philadelphia, negli Stati Uniti.
La vera magia delle tradizioni sta nel fatto che ciascuna di esse viene ogni volta leggermente reinventata con l’aggiunta di piccole variazioni.
Ad esempio, i petrali vengono preparati ogni anno a casa mia da mia moglie che è americana, e li ha conosciuti grazie a mia madre, che in maniera religiosa li preparava ogni anno per Natale. Chi avrebbe mai immaginato che sarebbe diventata una custode di questa tradizione natalizia calabrese? Ma forse questo fatto rende questi dolci ancora più speciali.
Per me, il presepe, una tradizione natalizia della mia infanzia, si è evoluta da quando con i miei figli ancora piccoli eravamo a Napoli. Durante quella visita, loro si sono innamorati della bellezza delle scene del presepe napoletano, che sono straordinarie, intricate e ricreano la natività nel contesto di un paesaggio urbano.
Inizialmente portammo a casa solo le figure di Maria, Giuseppe e Gesù bambino. A ogni successiva visita al negozio di Gambardella, l’artigiano di Napoli a San Gregorio Armeno, abbiamo aggiunto altre figure.
Per dare un tocco in più alla scenografia del nostro presepe, la tradizione si è ulteriormente ampliata perché ogni anno raccogliamo muschio sulle montagne Poconos, nel nord-est della Pennsylvania, la casa d’infanzia di mia moglie. Per questo motivo la scena ogni anno è leggermente diversa.
Non avrei mai potuto immaginare nessuna di queste evoluzioni nelle tradizioni natalizie della mia infanzia calabrese. Ma l’arte e la magia delle tradizioni consentono e incoraggiano sempre nuove tavolozze e continue sorprese.
Qualunque siano le vostre tradizioni e celebrazioni, vi incoraggio ad abbracciarle in qualsiasi momento e luogo in cui vi troviate.
Dal profondo del mio cuore, auguro a tutti voi e ai vostri cari tanta gioia, salute e cose belle per il nuovo anno!

