A Francavilla Angitola, l’albero di Natale unico al mondo rivestito di lana: magia e tradizione nel Paese del Drago
In tutto il mondo cristiano, nel giorno in cui si celebra l’Immacolata Concezione, nelle case, nelle piazze delle città e paesi, nei centri di culto come anche nei luoghi pubblici più vari, si ripete l’antico rituale dell’allestimento dell’albero natalizio. Un atto che introduce di fatto alle festività del Natale, capaci di generare un clima di serenità nelle famiglie e tra la gente, di cui si avverte, in ogni tempo, uno straordinario bisogno e che si lega al magico evento che ha segnato il tempo e la storia, l’arrivo del Bambinello Gesù.
A questa antica e bella usanza, non si sono sottratti i cittadini di un piccolo paese collinare, posto al centro della Calabria e degradante verso il mare: Francavilla Angitola, conosciuta come il Paese del Drago, per via dell’esistenza di una grotta custodita da un drago e, secondo leggenda, a difesa di una chioccia e dei suoi numerosi pulcini d’oro.
Una usanza che conterrà una novità che, senza dubbio, sarà apprezzata e gradita da quanti avranno modo di arrivare a Francavilla dai paesi vicini e dagli stessi abitanti che ancora non sono a conoscenza della sorpresa che li attende. Infatti, a lato del Monumento ai Caduti, nell’omonima piazza, il Centro di Cultura e Tradizioni Popolari ha collocato un vero capolavoro: un albero di Natale che non è il classico abete verde della tradizione, ma una struttura ferrosa di ben 7 metri in altezza e circonferenza alla base di circa 8,50 metri, creata nelle locali officine della Palermo Ferro Battuto dalle validissime maestranze guidate dal sig. Nicola Caruso e dal figlio dott. Vincenzo.
Ciò che rende davvero originale l’albero del Paese del Drago, unico nel suo genere e tra i pochissimi al mondo, è il rivestimento: 2500 formelle di lana tutte realizzate a mano all’uncinetto dalle instancabili signore del Centro di Cultura e Tradizioni Popolari, nel periodo che va dall’inizio di maggio a tutto novembre. Doveroso riportare i loro nomi: Nuccia, Loredana, Rosina, Eugenia, Franca, Tinella, Nina, Teresa, Pina, Saverina, Teresa, Vittoria, Maurizio, Mimmo, Vincenzo. Un ringraziamento anche a chi ha gentilmente offerto gomitoli di lana o contribuito all’acquisto di materiale come filo ed altro, e all’amministrazione comunale per la collaborazione.
Il connubio tra il Centro di Cultura e Tradizioni Popolari e la Palermo Ferro Battuto ha così portato una novità straordinaria nel paese, che non mancherà di stupire il pubblico presente alla prevista cerimonia dell’accensione, programmata per le ore 18.00, cui presenzieranno le autorità cittadine. Numerose le bancarelle di prodotti tipici della tradizione e del Natale a fare da corollario all’evento, che vedrà anche la partecipazione degli zampognari, pronti a inondare la piazza e le vie del paese con le classiche nenie e suggestive melodie.

