Legge di bilancio 2026: il contratto si scrive con le risorse, non con le promesse
La Legge di Bilancio 2026 è alle porte, ma il comparto Difesa e Sicurezza rischia di restare senza risposte adeguate. Le associazioni sindacali militari rappresentative firmatarie, titolate a partecipare al tavolo negoziale, hanno formalmente richiesto al Governo un’audizione nell’ambito dell’iter parlamentare sulla Legge di Bilancio, per portare direttamente all’attenzione politica la necessità di risorse dedicate al rinnovo del contratto 2025–2027 e l’apertura immediata del tavolo contrattuale per il personale contrattualizzato. Senza uno stanziamento concreto nella Legge di Bilancio, il confronto rischia di essere privo di contenuti reali. È quindi essenziale che il Governo riconosca la specificità del comparto Difesa e Sicurezza con un impegno economico chiaro e mirato. La richiesta, inviata al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti, nasce dalla crescente insostenibilità economica che colpisce migliaia di famiglie in uniforme. Nonostante gli aumenti previsti dal contratto 2022–2024, l’inflazione ha superato il +19% dal 2020, mentre il “carrello della spesa” segna ancora +3,2% a settembre 2025. Il potere d’acquisto è stato eroso. Il disagio è tangibile. Il personale del comparto Difesa e Sicurezza continua a garantire sicurezza, stabilità e operatività in un contesto internazionale sempre più instabile. Lo fa affrontando missioni all’estero, turni gravosi e impieghi fuori sede. Eppure, senza un incremento sostanziale e dedicato delle risorse, il prossimo contratto rischia di essere peggiorativo rispetto al precedente. Questo è inaccettabile. Sarebbe un colpo alla motivazione, all’efficienza operativa e alla tenuta sociale delle famiglie del personale, in aperto contrasto con il principio di specificità sancito dalla Legge 183/2010, che riconosce il carattere unico e le peculiarità del servizio militare.
Le priorità condivise dalle sigle firmatarie sono chiare e irrinunciabili:
Incremento immediato delle risorse dedicate nella Legge di Bilancio 2026
Apertura immediata del tavolo contrattuale 2025–2027
Previdenza dedicata e perequazione pensionistica, con l’avvio di un progetto di previdenza complementare pubblica rivolto ai neo arruolati
No all’innalzamento dell’età pensionabile a 62 anni: serve confronto urgente
Valorizzazione economica della specificità militare
Defiscalizzazione delle indennità accessorie e pensionabili
Piano casa nazionale e rivalutazione dell’indennità di trasferimento
Allineamento retributivo europeo
Investire nel personale in uniforme non è una concessione, è una scelta strategica per la sicurezza del Paese. In un mondo attraversato da tensioni e conflitti, le donne e gli uomini in uniforme sono in prima linea per difendere gli interessi nazionali e la stabilità democratica. È tempo che la politica riconosca questo impegno con atti concreti. Le organizzazioni sindacali firmatarie sono pronte a fare la propria parte, con spirito costruttivo e senso istituzionale. Ma ora la responsabilità è nelle mani del Governo: serve una risposta chiara, urgente e concreta. Il tempo delle attese è finito. Il personale in uniforme merita rispetto, riconoscimento e dignità contrattuale. Continueremo a vigilare e a rappresentare con determinazione le istanze degli associati. Il contratto 2025–2027 deve segnare un punto di svolta. Il Governo ha una scelta: riconoscere il valore del personale in uniforme o ignorarlo. Noi non resteremo in silenzio.
Le Associazioni Sindacali con i Segretari Generali firmatari:
Warner GRECO “SIM” Sindacato Italiano Militari Marina – Antonio SERPI “SIM” Sindacato Italiano Militari Carabinieri – Antonio TARALLO “USIC” Unione Sindacale Italiana Carabinieri – Guido BOTTACCHIARI “AMUS” Aeronautica – Francesco GENTILE “ASPMI” Associazione Sindacale Professionisti Militari – Antonino DUCA “SAM” Sindacato Autonomo dei Militari -Pasquale DE VITA “SI.NA.M” Sindacato Nazionale Marina – Alfio MESSINA “SIAM” Sindacato Aeronautica Militare – Vincenzo PISCOZZO “USIF” Unione Sindacale Italiana Finanzieri – Francesco ZAVATTOLO “SILF” Sindacato Italiano Lavoratori Finanzieri .