23 Settembre 2025
Spagna

Cane o gatto? A Barcellona le famiglie scelgono la compagnia a quattro zampe

Barcellona, vivace capitale della Catalogna, non è solo famosa per l’architettura di Gaudí e le spiagge sul Mediterraneo. La città racconta anche una storia più intima, fatta di affetti domestici, coccole sul divano e passeggiate nei parchi urbani. In questa cornice mediterranea, le famiglie si dividono su una scelta antica quanto affettuosa: cane o gatto?

La risposta, secondo recenti tendenze, sembra oscillare, ma con una leggera preferenza per i cani. Non si tratta solo di una moda passeggera: a Barcellona ci sono oltre 180.000 cani registrati, contro una stima di circa 120.000 gatti domestici. Numeri che parlano chiaro: i cani, in questa città dinamica e socialmente attiva, sembrano godere di un piccolo vantaggio.

Tra i motivi principali c’è lo stile di vita. Barcellona è una città che invita al movimento: lunghe passeggiate sulla Rambla del Poblenou, jogging nella zona del Parc de la Ciutadella, o semplicemente momenti di socialità nei bar pet-friendly di Gràcia. Il cane, compagno di attività e “ponte” sociale, si integra perfettamente in questa quotidianità urbana.

Ma i gatti non stanno certo a guardare. Anzi, con l’aumento degli spazi abitativi ridotti — tipici dei quartieri centrali come El Raval o l’Eixample — molti preferiscono animali più autonomi e silenziosi. Il gatto, con il suo carattere indipendente, è perfetto per chi vive in appartamenti e conduce una vita frenetica. Non a caso, negli ultimi anni si è registrato un aumento delle adozioni feline, soprattutto tra giovani coppie e single.

Non manca, poi, un aspetto economico. Mantenere un gatto è spesso meno oneroso: non necessita di toelettatura regolare, non deve essere portato a spasso, e consuma meno alimenti specifici. In tempi di crisi o di attenzione al risparmio, anche questo può incidere sulle scelte familiari.

Interessante è anche il ruolo giocato dalla pandemia: durante il lockdown, molti cittadini hanno adottato animali per combattere la solitudine. In quei mesi, il cane è stato anche una “scusa” per uscire di casa. Ma, una volta tornati alla normalità, chi non aveva tempo o spazio ha spesso virato su animali più gestibili, come i gatti.

Le politiche cittadine hanno sostenuto entrambe le opzioni. A Barcellona esistono numerosi parchi per cani, ma anche campagne di sensibilizzazione per l’adozione felina. In crescita sono anche i servizi per pet-sitting, toelettatura, veterinari h24 e perfino caffetterie dedicate ai gatti, come il celebre “Espai de Gats”.

In definitiva, a Barcellona l’amore per gli animali è forte e trasversale. Che si tratti di un fedele cane da compagnia o di un elegante gatto domestico, ciò che conta è il legame affettivo che si crea tra uomo e animale. E su questo, la città catalana non fa differenze: accoglie, coccola e celebra ogni scelta.