Palermo celebra Padre Pino Puglisi: Felice Palamara vince il concorso di poesia, secondo posto a Giuseppina Prostamo
Palermo, 13 settembre 2025 — Nella suggestiva cornice della Chiesa “San Giovanni Bosco”, parrocchia natale del Beato Padre Pino Puglisi, si è svolta la decima edizione del Concorso Internazionale di Poesia dedicato alla sua memoria. Un evento che ha unito arte, spiritualità e impegno civile, nel nome di un sacerdote che ha saputo sfidare la mafia con la forza dell’amore e della fede.
Un tributo al coraggio
Padre Pino Puglisi, martire della giustizia e della speranza, continua a ispirare generazioni. La sua lotta per strappare i giovani di Brancaccio dalle grinfie della criminalità organizzata è diventata simbolo di resistenza e rinascita. Durante la cerimonia, animata dai delicati intermezzi musicali del coro “Misericordia”, ogni angolo della chiesa sembrava ancora parlare di lui, del suo sorriso mite e della sua incrollabile determinazione.
I vincitori: voci che gridano la pace
Tra i poeti premiati, spiccano due figure di grande sensibilità: Don Felice Palamara, oblato del Sacro Cuore, originario di Tropea e parroco di Caria e Drapia, ha conquistato il primo posto con “Maleditta guerra“, una poesia intensa che racconta il dolore umano causato dai conflitti. La sua voce poetica si è distinta anche con “U gridu da Madonna Ndulurata“, che ha ricevuto una Menzione d’Onore per la struggente rappresentazione del dolore della Vergine di fronte al Figlio crocifisso.
Giuseppina Prostamo, poetessa di Briatico, ha ottenuto il secondo posto con “Venti di guerra“, un’opera che è insieme denuncia e preghiera. La sua poesia è un grido accorato che anela alla pace, dipingendo con parole vibranti la sofferenza del mondo contemporaneo. Prostamo continua a regalare con versi che celebrano la bellezza della vita anche nei suoi momenti più oscuri.
Un messaggio che interpella tutti
Il concorso non è stato solo un momento artistico, ma un’occasione per riflettere sul messaggio universale di Padre Puglisi: l’amore come arma contro l’odio, la cultura come antidoto alla violenza. In un mondo ancora segnato da guerre e ingiustizie, la sua voce — e quelle dei poeti — continuano a risuonare come un invito alla responsabilità e alla speranza.