17 Settembre 2025
Italia

Premio Internazionale Francavilla Angitola – Città del Drago: Franco Torchia e José Luis Alonso Ponga guidano la prima edizione verso un faro culturale mitteleuropeo

Francavilla Angitola città del drago le la cultura mitteleuropea si candida a faro intellettuale dell’angitolano. Quest’anno la prima edizione

Dragos, dragoner, drag, dragon, drachen, draco, drakôn, in tutte le lingue europee (provenzale, francese, catalana, spagnolo, tedesco, inglese,latino, greco) la parola drago ha come radice la forma drac che significa “vedere”, probabilmente dalla tradizione popolare in cui si crede che le serpi (drago significa serpente anche se nell’immaginario collettivo quest’ultimo viene immaginato alato, in grado di volteggiare nei cieli e sputare fuoco) abbiano una vista acutissima.

Nelle favole i serpenti sono posti dalla divinità a guardia di ricchi tesori e di luoghi incantati, basta pensare al serpente a due teste nella leggenda del tesoro di Rocca Angitola, quanto al Beowulf del poema inglese. Comunque sia, leggenda europea quanto calabrese, la grotta (simbolo del mistero e delle forze ctoniche) è lo spazio invalicabile dove si nasconde il drago. Nella lettura biblica quanto in quella letteraria esso rappresenta il male da combattere, la cui uccisione diventa ritorno al bene: come avviene nella leggenda di San Marziale, patrono di Ischia sullo Ionio, che uccide il drago che ogni anno distruggeva con il fuoco infernale la spiga del grano pronta per essere falciata.

Leggende che il mito ripropone in termini universali nelle leggende come in quella dei Nibelunghi in cui Regin, fratello del drago Fafnir ed istruttore di Sigfried , spinge quest’ultimo a riconquistare l’oro nascosto nella caverna del drago, affrontandolo con la spada che forgerà egli stesso che chiamerà magicamente Escalibur (siamo nel rito arthuriano).

Le terre dell’Angitola respirano il mito del drago che parte da Filadelfia, nei racconti dell’antica Catelmonardo, per proseguire nella geomantica lettura della grotta del drago e del suo cammino a Francavilla Angitola (il cui santo protettore è san Forca, iconograficamente con un serpente/drac in mano), prosegue con la leggenda di Rocca Angitola e da qui passa per Maierato (presso la terra d’a draga) e prosegue verso Vazzano ed altri centri. Possiamo dire che l’angitolano afferma il mito ed in passato con la dea greca Gizia che richiama il culto di Medusa, ma anche alla leggenda di Shahman che, appunto, viveva in una caverna come per i draghi dell’angitolano.

Il Cento di cultura e tradizioni popolari di Francavilla Angitola, diretto dallo studioso di storia patria dottor Franco Torchia, in collaborazione con l’amministrazione comunale della città, promuove il primo premio internazionale “Francavilla Angitola-città del Drago”, al fine di alimentare sempre più la conoscenza dei luoghi della vallata dell’Angitola ben noti alla tradizione della terra per la bontà degli agrumi, della cipolla, l’abbondante raccolta di origano, delle gustosissime fragole e dei fruttosi pescati. Attraverso i “Draghi” del premio provenienti dal mondo giornalistico, religioso, della medicina, dell’imprenditoria. Franco Torchia sottolinea quanto “questo evento può e deve diventare il faro di una microregione – quella dell’Angitola – che sa promuovere percorsi enograstronomici, museali, naturalistici ambientali, archeologici che da sempre hanno raccontato i viaggiatori del Grand Tour” e prosegue “Francavilla Angitola con il Centro di Cultura e tradizioni popolari, che io presiedo si candida ad essere faro che segna la rotta della crescita culturale e delle tradizioni di un territorio che ha tanto da dire e da proporre”. La convegnistica a tema, la pubblicazione di volumi supportati da immagini di repertorio, gli stessi spazi museali del Centro, sono in realtà da tempo realtà propositiva che racconta la bellezza di luoghi ancora da scoprire pienamente. E, in questa direzione, sottolinea il Direttore del Centro Franco Torchia “La nostra cittadina non può rimanere fuori dal circuito culturale provinciale. Occorrono iniziative di spessore per cambiare questa tendenza e progetti credibili in grado di coinvolgere personalità di spicco che operano dentro e fuori dal nostro Comune e portatori di idee e valori utili ad incidere sul nostro tessuto sociale. Anche le poche risorse disponibili vanno meglio utilizzate e indirizzate in programmi che sappiano rilanciare gli aspetti più caratteristici della nostra cittadina e con funzioni puramente promozionali.” Da questo sentire il grande salto con il desiderio di istituzionalizzare, nel tempo, il Premio Internazionale “Francavilla Angitola-città del Drago” a cui va dice Torchia “tutta la mia gratitudine a quanti stanno promuovendo e continueranno a raccontare questo evento che si svolgerà il prossimo 12 agosto, con particolare riferimento al direttore e giornalista de “La Prima Pagina.it” il giornalista dott. Antonio Nesci. Intanto il Centro si è accreditato il riconoscimento internazionale della Cattedra di Studio delle tradizioni Popolari dell’Università di Velladolid (Spagna) diretta dal Professor José Luis Alonso Ponga.

Del premio, delle attività del Centro di Cultura e tradizioni popolari di Francavilla Angitola ne parleremo ancora anche con interviste dirette al suo Direttore e ai “Draghi” della prima edizione.