Perugia. La CISL chiede all’Ateneo di completare rapidamente le PEV in corso e avviare subito la programmazione per nuove progressioni nel 2026
La CISL Università interviene con forza sulla questione delle progressioni verticali (PEV) attualmente in corso presso l’Ateneo perugino, ribadendo la necessità di un’accelerazione significativa dei processi di valorizzazione del personale.
*COMPLETAMENTO DELLE PROCEDURE IN CORSO*
“Siamo in una fase cruciale per la carriera del nostro personale”, dichiara la CISL Università di Perugia. “Le progressioni verticali programmate e attualmente in corso devono essere portate a termine con la massima velocità, senza ulteriori ritardi che penalizzerebbero i lavoratori che attendono legittimamente il riconoscimento del proprio valore professionale.”
*PROGRAMMAZIONE IMMEDIATA PER IL 2026*
La CISL rivolge un appello pressante all’Amministrazione universitaria affinché rientri immediatamente in fase di programmazione delle assunzioni dall’esterno e delle relative progressioni verticali nel rapporto 50%. L’obiettivo è chiaro: già nei mesi di settembre e ottobre 2025, gli organi di governo dell’Ateneo dovranno approvare la nuova programmazione per consentire l’emissione dei bandi di selezione nei primi mesi del 2026.
*URGENZA PER LE PROGRESSIONI IN DEROGA*
Particolare attenzione viene rivolta alle progressioni verticali in deroga, che rappresentano un’opportunità fondamentale per tutto il personale che, pur non possedendo il titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, può ambire meritatamente a un avanzamento di carriera. “Il tempo stringe”, sottolinea la CISL, “poiché le progressioni in deroga possono essere svolte fino al 30 giugno 2026. Non possiamo permetterci di sprecare questa finestra temporale.”
*DISPONIBILITÀ DI PUNTI ORGANICO*
La richiesta della CISL si fonda su solide basi: l’Amministrazione dispone dei punti organico necessari per l’espletamento di ulteriori progressioni verticali. “La capienza c’è e deve essere immediatamente sfruttata”, evidenzia il sindacato. “Le progressioni attualmente in corso non stanno dando soddisfazione a tutti coloro che meriterebbero questo riconoscimento, a causa del numero insufficiente di posizioni disponibili rispetto al personale che potrebbe legittimamente aspirare a un livello superiore.”
*PROGRESSIONI A 360 GRADI E VALORIZZAZIONE DELL’APICALITÀ*
La CISL rivendica inoltre la necessità di progressioni verticali complete, che includano anche i passaggi verso l’apicalità del sistema. “Il nostro ordinamento professionale prevede aree che vanno dagli operatori ai collaboratori, dai funzionari alle elevate professionalità”, ricorda il sindacato. “Vogliamo che anche gli attuali funzionari possano essere valorizzati attraverso progressioni verso l’area delle elevate professionalità, aspetto del tutto assente nella tornata attuale.”
*UN IMPEGNO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE*
“Non si tratta solo di questioni tecniche o amministrative”, conclude la CISL Università di Perugia, “ma di dare concreta attuazione al principio di valorizzazione delle competenze e dell’esperienza maturate dal personale nel corso degli anni. L’Università di Perugia ha il dovere di riconoscere e premiare la professionalità dei propri lavoratori attraverso un sistema di progressioni efficace e tempestivo.”
La CISL Università di Perugia continuerà a monitorare l’evolversi della situazione e a sollecitare l’Amministrazione per il rispetto dei tempi e l’implementazione di un piano di progressioni verticali all’altezza delle aspettative e dei meriti del personale universitario.