9 Luglio 2025
Travel

Assicurazione di viaggio nel mondo: paesi dove è obbligatoria e dove è consigliata

Stai pianificando il viaggio dei tuoi sogni ma non sai se l’assicurazione viaggio è necessaria per la tua destinazione?

In un mondo sempre più interconnesso, dove le normative internazionali cambiano rapidamente, conoscere i requisiti assicurativi di ogni paese è diventato fondamentale per evitare spiacevoli sorprese alla frontiera.

Questa guida completa ti svelerà non solo dove la polizza sanitaria di viaggio è obbligatoria per legge, ma anche quelle destinazioni dove, pur non essendo un requisito formale, viaggiare senza copertura assicurativa potrebbe trasformarsi in un costoso errore.

Prima di proseguire, volevamo ringraziare gli esperti di Europ Assistance, assicurazione di viaggio molto conosciuta dai viaggiatori italiani, di cui ti consigliamo anche di visitare il sito web ufficiale per scoprire tutte le destinazioni coperte dalle loro polizze e i pacchetti dedicati in ogni preventivo che puoi ottenere gratuitamente in pochi semplici click.

Paesi dove l’assicurazione viaggio è obbligatoria per legge

L’area Schengen rappresenta il gruppo più numeroso di paesi con requisiti assicurativi obbligatori: tutti i 29 stati membri richiedono una polizza con copertura minima di 30.000 euro che includa spese mediche, ospedaliere e rimpatrio sanitario per il rilascio del visto turistico.

Spostandoci nelle Americhe, troviamo Cuba che impone l’obbligo assicurativo a tutti i visitatori, con la possibilità di acquistare la polizza direttamente all’arrivo tramite la compagnia statale Asistur, mentre l’Ecuador richiede specificatamente la copertura per chi visita le isole Galapagos, patrimonio naturale unico al mondo.

In Asia e Medio Oriente, paesi come Russia, Iran, Qatar e Giordania non concedono il visto senza la presentazione di una polizza sanitaria valida, mentre il Nepal ha reso l’assicurazione obbligatoria soprattutto per chi pratica trekking e alpinismo sull’Himalaya, attività che comportano rischi elevati di evacuazione medica.

Il continente africano vede paesi come le Seychelles richiedere una copertura completa che includa anche le spese legate al COVID-19, mentre in Antartide, pur non essendo un paese sovrano, tutte le compagnie di crociera e tour operator impongono una polizza minima di 100.000 dollari specificamente per l’evacuazione medica d’emergenza, data l’estrema lontananza da qualsiasi struttura ospedaliera.

Destinazioni extra-europee dove l’assicurazione è fortemente raccomandata

Gli Stati Uniti guidano la lista dei paesi dove l’assicurazione, pur non essendo obbligatoria, risulta assolutamente indispensabile: una semplice visita al pronto soccorso può costare diverse migliaia di dollari, mentre un intervento chirurgico anche di routine può facilmente superare i 100.000 dollari, rendendo una polizza con massimale di almeno un milione di euro non un lusso ma una necessità.

Le destinazioni asiatiche come Thailandia, Indonesia e Giappone presentano sfide uniche per i viaggiatori non assicurati: in Thailandia gli ospedali privati richiedono garanzie di pagamento prima di iniziare qualsiasi trattamento, in Giappone il sistema semi-privato lascia a carico del paziente il 30% delle spese mediche, mentre in Indonesia i rischi legati a terremoti, attività subacquee e standard sanitari variabili rendono la copertura assicurativa una scelta saggia.

Il continente australiano presenta costi sanitari paragonabili a quelli americani, con l’aggravante che molte zone turistiche sono estremamente remote e isolate, rendendo un’eventuale evacuazione medica aerea non solo probabile ma anche astronomicamente costosa, motivo per cui la Farnesina raccomanda vivamente una polizza con massimali elevati per il rimpatrio sanitario.

Troviamo poi Paesi come Egitto, Marocco e India che richiedono particolare attenzione non tanto per i costi, quanto per gli standard sanitari pubblici spesso inadeguati che obbligano i turisti a rivolgersi a strutture private costose, mentre in destinazioni come Brasile e Messico il rischio aggiuntivo legato alla criminalità e alla necessità di evacuazione rapida da zone pericolose rende l’assicurazione un investimento sulla propria sicurezza personale.

 

Come scegliere la polizza giusta in base alla destinazione

La scelta del massimale rappresenta il primo criterio fondamentale: per destinazioni come USA e Canada è consigliabile non scendere sotto il milione di euro di copertura per spese mediche, mentre per paesi asiatici o africani possono essere sufficienti 100.000-500.000 euro, sempre verificando che sia incluso il rimpatrio sanitario con massimale illimitato.

Le attività previste durante il viaggio influenzano drasticamente il tipo di polizza necessaria: chi pratica sport estremi, immersioni subacquee o trekking in alta quota deve verificare che queste attività siano esplicitamente coperte, poiché molte assicurazioni base le escludono automaticamente, richiedendo estensioni specifiche che possono raddoppiare il premio.

La durata del soggiorno e la frequenza dei viaggi determinano se optare per una polizza single trip o una multiviaggio annuale: per chi viaggia più di 2-3 volte l’anno, la formula annuale risulta non solo più economica ma anche più pratica, eliminando la necessità di stipulare una nuova polizza per ogni partenza e garantendo copertura anche per viaggi decisi all’ultimo momento.

L’età del viaggiatore e le condizioni mediche preesistenti rappresentano fattori cruciali nella selezione: molte compagnie applicano limiti di età (solitamente 70-75 anni) o escludono patologie croniche, mentre assicurazioni specializzate offrono coperture dedicate per viaggiatori senior o con problemi di salute, seppur a costi maggiorati ma con la tranquillità di essere protetti in caso di necessità.

Documenti necessari e tempistiche per l’assicurazione viaggio internazionale

Per i paesi Schengen è essenziale che il certificato assicurativo riporti chiaramente il massimale di 30.000 euro, la validità in tutti gli stati membri, i dati completi dell’assicurato e le date esatte del viaggio, documenti che devono essere presentati in lingua inglese o nella lingua del paese di destinazione presso il consolato al momento della richiesta del visto.

Le tempistiche di acquisto variano significativamente: mentre per la maggior parte delle destinazioni è possibile stipulare la polizza fino a 24 ore prima della partenza, per usufruire della copertura annullamento viaggio è necessario acquistarla entro 48-72 ore dalla prenotazione del viaggio o almeno 15-30 giorni prima della partenza, a seconda delle condizioni della compagnia.

Il pagamento delle prestazioni può avvenire in due modalità che è fondamentale comprendere prima di partire: il pagamento diretto dove l’assicurazione salda direttamente con la struttura sanitaria (preferibile per ricoveri costosi), o il rimborso successivo dove il viaggiatore anticipa le spese e viene rimborsato al rientro, modalità che richiede di conservare tutta la documentazione medica tradotta e le ricevute originali.

La validità territoriale della polizza deve essere verificata con attenzione: alcune assicurazioni economiche escludono USA e Canada dalle coperture base, altre non operano in paesi sotto embargo internazionale o in zone di guerra, mentre per viaggi che toccano multiple destinazioni è fondamentale che la polizza copra tutti i paesi visitati, inclusi eventuali scali tecnici dove potrebbero verificarsi emergenze mediche impreviste.