14 Maggio 2025
Culture

Papa Leone XIV, i Cardinali e la Grafologia

COSA E’ UNA DISAMINA GRAFOLOGICA?

Il codice deontologico europeo grafologi nell’articolo 2 dispone che “La Grafologia, scienza umana e tecnica d’osservazione e d’interpretazione, permette l’indagine sugli aspetti cognitivo-temperamentali per mezzo dell’analisi della scrittura”.

La scrittura è movimento e costituisce un aspetto fondamentale dell’attività espressiva dell’uomo, impegnando la mano, le dita e l’intera partecipazione della persona, che ne inserisce le proprie energie, consce e inconsce. Tra queste forze che conducono al gesto grafico, trovasi l’intelligenza che formula il pensiero, la volontà della decisione per l’atto esecutivo, il sistema neuromuscolare e l’individualizzazione del segno grafico. Quindi la scrittura è ‘il prodotto’ finale di una intensa e complessa attività, ogni scrittura è unica e irripetibile, come la personalità che la produce dando luce alle caratteristiche ed alle dinamiche della propria personalità attraverso il gesto grafico.

Ciò descritto è una disamina grafologica, che si distingue dalla perizia in Tribunale indicata con il termine Grafo-Tecnica, condotta per distinguere l’Autografia (in gergo comune l’originale) dall’Apocrifia di uno scritto (un testo o firme).

A seguire leggeremo insieme alcune disamine tra cui quella di Papa leone XIV e di alcuni Cardinali.

PAPA LEONE XIV: “In Colui che è Uno, siamo uno”.

Il suo motto episcopale che esprime con forza la sua visione di unità nella diversità, e rappresenta un richiamo profondo alla comunione e alla fraternità all’interno della Chiesa universale.

Una persona energica, equilibrata, elemento fondamentale del processo cognitivo, esprimendo capacità di valutazione del sé con l’altro, capacità di governare i dati dell’istinto e del sentimento, favorendo l’attività raziocinante. Capacità logica equilibrata espressa sostanzialmente nell’attitudine a filtrare i dati del reale: capacità di critica e ragionamento, ponderazione, obbiettività, capacità di trovare il termine adeguato. Persona vitale, in movimento, essenziale, no alla ripetitività delle espressioni. Capacità di governo della impulsività, delle emozioni, idee e rapporti, attivo processo cognitivo che permette di operare scelte emancipatorie e autonome filtrate dal senso critico. elementi di temperamento sanguigno insieme con dolcezza semplicità e fermezza, soggetto gradevole, ilare e mite di aspetto e soprattutto nell’animo, con la battuta pronta.

Le iniziali R e P ricordano la Croce di Costantino (l’immagine della Croce, associata alla vittoria di Costantino e alla promessa di salvezza, divenne sempre più importante nel cristianesimo, simbolo di fede e del sacrificio di Cristo), una unità di forza tra Fede e Ragione che racchiude l’intera globalità delle persone, delle cose, del mondo, strada da seguire, percorrere vivere e insegnare.

Nella lettera “t” del cognome Prevost l’assenza della Elsa (il taglio della lettera T) segno particolare – Automatismo Inconscio – simbolicamente somiglia ad un dardo od anche un lampo, indica aggressività,  la sua assenza comunica la volontà di usare la forza dell’Amore e della Croce che salva.

I CARDINALI

Zuppi … forza e determinazione nel sorriso e nell’abbraccio.

La sua scrittura è SVETTANTE (le lettere più grandi del normale nella parte superiore hanno una spinta dal basso verso l’alto), un segno che indica un sentimento di pacificazione della personalità. Un temperamento umano con le tendenze in equilibrio tra di esse: un’ottima attesa e resistenza che portano verso la riflessione, la costanza e l’indagine approfondita. La cessione capacità di saper accogliere le idee del prossimo si integra con l’assalto che porta una iniziativa.

Le lettere maiuscole iniziali sono molto più alte rispetto al corpo delle lettere minori (zona centrale della scrittura – linee colore giallo), sembrano grandi mani aperte, una scrittura morbida, energica e fluida, personalizzata senza eccessi, sobria ma decisa, un chiaro idealismo da rendere concreto nell’agire, interagire con gli altri, confrontarsi, solida nell’esprimere i propri pensieri e sentimenti, ma aperto nell’apprendere sempre nuove cose. Determinato nella dolcezza e arguzia intellettiva. L’intero tracciato forma un arco, un abbraccio universale dall’inizio alla fine, la sua scelta Sacerdotale, la fede in Cristo e nella Chiesa, gli Esseri Umani, il Creato, l’insegnamento evangelico è vita, respiro, soffio d’amore che non lascia orfano nessuno, l’abbraccio di quel padre in attesa del figlio – lo lascia libero di decidere, di sbagliare –  guarda l’orizzonte e scorgendolo da lontano e gli corre incontro, lo abbraccia e fa festa con lui.

 

Tagle…. Piccolo tra i piccoli.

Una scrittura DANZANTE, leggera quasi a spiccare il volo, che procede a raggiera tendente ad arrivare ai confini lontani, nella quale ogni lettera si adagia sul campo scrivente come petali di fiore. una impronta ben definita con punti ferme senza corsa, punti fermi precisi che lo definiscono pronto ad agire con fermezza e carattere e istinto (tagli delle T sopra l’asta, riccio istintuale) consapevole delle cadute e delle zone impervie che possono sperimentarsi (allunghi inferiori non eccedenti), dimostra coerenza sia spirituale che umana (medesimo carattere letterale tra testo e firma). Lascia ampio spazio verso gli altri, ha discernimento, piena valutazione dell’altro nel senso più positivo e dinamico. la caratteristica più evidente: l’accoglienza sorridente verso tutti coloro che rientrano nella definizione di piccoli, ad ampio raggio: “Lasciate che i bambini vengano a me” è riportata nei Vangeli di Marco (10,13-16) e Luca (18,15-17), perché chi è come un bambino è in grado di entrare nel Regno di Dio.

 

Parolin …. “Tu lo sai Signore che ti Amo”

Una scrittura NITIDA e SOLENNE: forza intellettiva volitiva e impositiva, nitidezza morale. Un ritmo armonico con stabilità sia nel movimento che nella morfologia letterale, molto presente l’istintualità ed il soggettivismo legato alla funzione che rappresenta, si osserva un tracciato controllato, una scrittura schematica, precisa in ogni apposizione di spazio e forma, indicante la capacità del soggetto di mettere in rapporto ciò che sta dentro come esigenza personale, e ciò che sta fuori, come esperienza dinamica, mostra capacità mnemonica, assimilativa, riproduttiva e amministrativa.  Mostra uno stile comunicativo discreto, capacità di leadership decisionale in generale e nelle specifiche aree di tensione ed anche di conflitto interiore, grande senso di dignità personale che può non essere compresa all’esterno e considerata chiusura, distanza.

Il particolare nella firma, le lettere P maiuscole, l’asola di calibro Sopra Media, ascendente, robusta, mentre l’asta è di calibro sotto media, lettera che richiama il Pastorale, il segno della dignità e della autorevolezza del compito a cui si è chiamati, la grandezza dell’asola rispetto agli altri corpi grafici indica la fermezza nella guida del gregge e soprattutto la difesa dall’attacco degli animali, il Vincastro utilizzato dai pastori.

 

 

Mimmo … Amore errante universale

Una firma, due parole, è la seconda che racconta chi è lo scrivente in modo netto e preciso: coraggio morale e schiettezza, amore per la vita con semplicità, idee da rendere progetti e spiritualità pratica.

Un filo grafico scorrevole poggiato quasi in punta di piedi, al tempo stesso con andamento scattante, un soggetto che non si ferma davanti agli ostacoli, riuscendo a trovare la soluzione anche immediata, il suo vivere è agire in prima persona. La parola “don” in minuscolo mostra la consapevolezza dell’essere un collaboratore del Padre nei cieli, il nome “Mimmo” racchide l’intero cammino compiuto con testimonianza vivente.

Il riccio iniziale parte dall’alto compiendo il medesimo movimento del Segno di Croce, senza levata di penna, continuo, che segna una appartenenza forte al Signore della Vita, segno con il quale ha reso figli tutti gli esseri umani, la Croce della Salvezza e della Vita. Una scrittura a ghirlanda che indica un carattere molto ricettivo, una persona aperta, espansiva, che ama la condivisione, la conoscenza degli altri e del mondo, molto comunicativa di sguardo, pensiero e gesti, condividendo tempo e spazi, idee  e progetti con gli altri, con grande rispetto e considerazione. La sua creatività è gioiosa che esprime senza troppi fronzoli, è così come si presenta, vero nel silenzio, nell’ascolto, una presenza che fa rumore. Un “formniveau” di qualità, di originalità, forza di ritmo e di prossimità alle Sorgenti della Vita. “Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.» salmo 23.

 

CONCLUDENDO

La Grafologia è Scienza inserita nel campo delle Neuroscienze, e la si deve  distinguere dalle sue versioni divulgative, grafomantiche-divinatorie e da rotocalco. Essa indaga le dimensioni profonde dell’individuo, possiede i requisiti che, epistemologicamente, consentono di definirla tale, come richiesti da Galileo ad oggi: 1) un oggetto di studio ben definito: la Scrittura; 2) un processo verificativo condotto e concretizzato attraverso l’esperienza e la dimostrazione dei risultati; 3) un linguaggio per la trasmissione della scienza sempre perfettibile.

Al Santo Padre Leone XIV un augurio denso di affetto e di preghiera perchè, possa, lo Spirito Santo guidarlo nel suo mandato, realizzando la promessa di terre e cieli nuovi per tutti nell’Amore di quell’uomo chiamato Gesù, il figlio di Dio, il Leone della Tribù di Giuda (Apocalisse).