5 Novembre 2025
Italia

Il Maestro Paolo Serrao, il musicista di Filadelfia amico di Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini – di Pino Cinquegrana

Gioacchino Rossini gli offrì la direzione del liceo musicale di Bologna e Giuseppe Verdi lo “arruolò” come collaboratore della riforma ministeriale della musica.

L’illustre musicista, che onora la terra della nobile Catelmonardo e dopo il terremoto del 1783 la città di Filadelfia (provincia di Vibo Valentia), la città illuminista e patria del vescovo Giovanni Andrea Serrao, nal’11 aprile 1830 da Bernardo e da Marianna Calabretta. L’énfant prodige si esibì a soli 8 atti a Catanzaro con un concerto per pianoforte e orchestra di Daniel Steibelt, riscuotendo un successo straordinario. Il Consiglio provinciale rimase così impressionato della bravura del giovanissimo Paolo che chiese al Ministreo degli affari Interni un posto gratuito per studiare al Conservatorio di Napoli, correva l’anno 1839.  Studiò con Francesco Lanza (pianoforte), Gennaro Parisi («partimento od armonia sonata») e Carlo Conti (contrappunto e composizione). Nel 1848, infervorato dagli ideali patriottici, abbandonò gli studi e si arruolò come volontario nella guardia nazionale e il 15 maggio partecipò ai moti di Napoli, combattendo contro i soldati borbonici sulle barricate di via Toledo. Visse per alcuni mesi in clandestinità perché ricercato dalla milizia borbonica. Il suo impegno politico è riscontrabile dal carteggio nato tra lui e il pittore Andrea Cefaly, anch’egli patriota: nel carteggio i due ragionano sulla situazione sociale e politica di quegli anni fino all’impresa dei Mille. Ricciotti Garibaldi fu proprio a Filadelfia! Nel 1848, Paolo Serrao riprende gli studi per concluderli, con il massimo dei voti, l’anno successivo. Nello stesso anno, il famoso compositore Saverio Mercadante, direttore del conservatorio dal 1840, nominò Serrao ‘primo maestrino’ (titolo riservato ai migliori allievi di composizione, direzione di coro o orchestra che assistevano e supplivano i maestri), incarico che svolse fino al 1852.  La sua vita è un continuo crescendo di successi e di nomine a livello europeo. Al 1905, risale Nostalgia, pensiero che scrisse per la terra di origine, la Calabria, colpita per il devastante terremoto nella notte tra il 7 e l’8 settembre. La sua didattica fu interamente svolta al Conservatorio San Pietro a Majella di napoli, del quale fu anche il Direttore. Nella direzione d’orchestra mostrò un così grande talento che Giuseppe Verdi, con il quale nacque una rispettosa amicizia, volle che la prima dell’Aida e il Don Carlos in Italia presso il San Carlo di Napoli fosse diretto proprio da lui. Per rimanere fedele alla sua crescita musicale a Napoli, nel 1868, rifiutò la direzione del Liceo Musicale di Bologna che gli aveva offerto Gioachino Rossini con in quale rimasero ottimi amici. Il Re d’Italia dell’onorificenza di «Cavaliere della Corona d’Italia.