14 Ottobre 2025
Germania

“Reflection in a Dead Diamond”: l’Italia protagonista alla Berlinale

Il 75° Festival del Cinema di Berlino ospita un film che porta un tocco d’Italia sul red carpet: “Reflection in a Dead Diamond”, co-prodotto dalla casa italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli. Il film, diretto dal duo franco-belga Hélène Cattet e Bruno Forzani, ha debuttato in anteprima mondiale, attirando l’attenzione per la sua narrazione intensa e l’approccio visivo distintivo.

Un progetto che riflette una visione unica

Pelliccioli condivide la sua visione sulla scelta delle storie da produrre: “Per me, il carattere distintivo è fondamentale. Hélène e Bruno sono registi che curano ogni dettaglio, creando un mondo visivamente affascinante. Il protagonista è un uomo anziano che, a contatto con i suoi ricordi di un passato eroico, si trova a confrontarsi con la caduta di un mondo che non esiste più. Il film è un sorprendente equilibrio tra nostalgia e modernità, tra elementi visivi forti e una trama inedita.”

Con alle spalle una carriera ricca di collaborazioni, tra cui “Che strano chiamarsi Federico!” di Ettore Scola e “La mia casa è piena di specchi” con Sophia Loren, Pelliccioli considera questa co-produzione una vera e propria svolta: “Dandy Projects è il mio progetto personale, la mia risposta alla necessità di superare le convenzioni di un sistema produttivo. Ho scelto di percorrere una strada indipendente, ed è proprio questa la soddisfazione più grande.”

Un cast internazionale di primo piano

“Reflection in a Dead Diamond” vanta un cast internazionale che include Fabio Testi, Yannick Renier, Koen De Bouw e Maria de Medeiros. Un film che segna un’importante vetrina per il cinema italiano alla Berlinale, confermando il talento e la visione unica della produzione indipendente.