13 Gennaio 2025
ItaliaTravel

Isola dell’Asinara: luogo da sogno sull’estrema punta nord ovest della Sardegna

Un luogo da sogno. È Asinara, un’isola a nord della Sardegna, nel territorio di Porto Torres. È una delle mete preferite dagli amanti della natura. Un tempo dimora di pescatori, lazzaretto e carcere per i militari austro-ungarici della Prima guerra mondiale, l’isola è stata usata anche per la costruzione di un carcere di massima sicurezza per mafiosi e brigatisti come Raffaele Cutolo e Totò Riina, che qui hanno scontato il 41bis. Proprio grazie a questo è stato possibile mantenere i luoghi incontaminati, rendendo possibile la nascita del Parco Naturale dell’Asinara.

Con lo scopo di preservare il Parco Naturale evitando il turismo di massa, l’accesso all’Isola non è libero. Per visitare l’Asinara bisogna rivolgersi agli operatori accreditati, che forniscono il modo e il mezzo più consono alle necessità di ogni turista. Le imbarcazioni che collegano l’Asinara alla costa sarda partono o da Porto Torres o da Stintino. Lo sbarco è vietato alle auto e sull’isola si viaggia solo a piedi, al massimo si può imbarcare la bicicletta.

Da Porto Torres i traghetti della compagnia Delmar arrivano a Cala Reale, impiegando un’ora e mezza. Il traghetto “Sara D” parte dalla banchina ex Dogana di Porto Torres e il costo del biglietto è di 15 euro a persona andata e ritorno. Dal mese di maggio a settembre il servizio è attivo tutti i giorni con due corse in partenza da Porto Torres, una alle 8.30 e l’altra alle 16.30. In bassa stagione, da ottobre ad aprile, il traffico da Porto Torres all’Asinara è minore. Infatti i traghetti partono di martedì, venerdì o domenica alle 8.30 e alle 16.00.

I traghetti in partenza da Stintino sono un servizio di trasporto privato che porta all’isola dell’Asinara in circa un’ora. Le compagnie che forniscono il servizio sono Mizar, S.B. Service, Blu Mare Service, Stintino Dream e Windsurfing Center Stintino. A differenza del traghetto da Porto Torres, da Stintino le partenze coprono quasi tutte le fasce orarie, ma variano a seconda delle compagnie e della stagione. Da Stintino è inoltre possibile scegliere il trasferimento con il taxi boat. Questo servizio è molto comodo perché parte a qualsiasi ora, ma è il meno economico. Il taxi boat funziona a chiamata, come un vero e proprio taxi su ruote.

Se si desidera arrivare all’isola dell’Asinara con la propria barca, si può accedere all’area marina protetta solo a vela, ormeggiando presso i campi boe previa comunicazione alla guardia marina. Da qui si può sbarcare sull’isola con un tender, mantenendosi fuori dalla riserva marina, contrassegnata dalle boe gialle. È vietato gettare l’ancora nella riserva marina e la navigazione delle barche a motore è consentita solo in due corridoi di accesso.

Il mare è cristallino, la natura d’incanto. L’Isola ospita anche gli esemplari unici di asino bianco, ai quali deve il proprio nome. Cala Reale è il porto principale dell’isola. Ci sono alcuni edifici che risalgono al 1600, quando l’Isola era un lazzaretto e il Palazzo Reale che ora ospita la sede del Parco Nazionale dell’Asinara. Qui ci sono i noleggi bici e auto e un bar. A pochi passi da Cala Reale è visitabile il Centro di Recupero delle tartarughe marine dell’Asinara e il FarmAsinara, che produce cosmetici naturali con le piante spontanee dell’Isola e con latte d’asina.

Cala d’Oliva è l’unico centro abitato dell’Asinara, con un bar-ristorante e l’ostello. Meritano una visita anche gli edifici dell’ex colonia penale e il bunker di Totò Riina gestito da Libera contro le mafie, ma è difficile trovarlo aperto. Qua intorno ci sono delle calette meravigliose come Cala dei Detenuti, Sa Murighessa, Cala Giordano e Punta Sabina.

Nell’area di Fornelli si trova l’ex carcere di massima sicurezza. Se fino al 2016 era visitabile, ora è in stato di abbandono. Sono però visibili i ruderi di una rocca, il Castellaccio, raggiungibile a piedi con il Sentiero del Castellaccio. Sulla strada da Cala Reale a Fornelli sono visibili l’antico ossario e altri tratti di prigionia.