7 Maggio 2024
Sport

Supercoppa italiana: tutte le curiosità su un trofeo davvero giovane

Stasera alle 20, in diretta sulle reti Mediaset, a Riad va in scena la finalissima della Supercoppa italiana. Sono tantissimi gli occhi puntati su questo evento, non solo in Italia e in Arabia Saudita ma in tutto il mondo. Oltre agli sportivi presenti allo stadio, a quelli davanti alla tv, ci saranno tantissimi scommettitori interessati all’evento, che si avvarranno di bookmakers come 22 Bet per puntare sul primo trofeo italiano in palio nel 2024.

Ma a quando risale la Supercoppa italiana? In pochi immaginano che il trofeo è davvero giovane. Bisogna tornare indietro all’anno 1988. L’occasione fu una cena tra tifosi della Samp, fresca vincitrice della Coppa Italia, nel corso della quale il giornalista Enzo D’Orsi propose a Paolo Mantovani (presidente del club negli anni ottanta), di organizzare una sfida per un nuovo trofeo, da disputarsi tra la squadra campione d’Italia e quella vincitrice della coppa nazionale, sul modello della Charity Shield del Regno Unito. L’idea venne proposta a Luciano Nizzola, all’epoca presidente della Lega Nazionale Professionisti. Nacque così la Supercoppa italiana.

L’edizione inaugurale, in programma nel 1988, fu disputata nel giugno 1989 per la concomitanza con i Giochi di Seul 1988. La seconda edizione risultò spostata all’autunno dello stesso anno. Da allora e per il successivo quarto di secolo, salvo qualche eccezioni, la competizione si è svolta stabilmente nel periodo estivo. Era l’apertura della stagione calcistica italiana. Poi dalla seconda metà degli anni 2010, complice anche la formula della partita da giocare all’estero, la manifestazione è stata proposta nel periodo invernale, di norma a gennaio.

La gara si disputava in casa della squadra campione d’Italia, salvo diverse decisioni. Infatti in 11 edizioni si è tenuta in campo neutro all’estero e in due in casa del club qualificato alla Supercoppa dalla Coppa Italia. Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ha ospitato il maggior numero di edizioni del torneo, 12. Le prime due edizioni furono giocate a Milano in quanto città sede della Lega Calcio. Nel 1990 fu il sorteggio ad assegnare al Napoli campione d’Italia il diritto di giocare in casa. Solo a partire dall’edizione 1991, quando i campioni d’Italia della Sampdoria vinsero la Supercoppa in casa a Genova, la Lega stabilì di giocare in casa dei detentori del tricolore.

Nell’eventualità che una squadra consegua un double, ovvero conquisti ambedue i trofei stagionali, il regolamento prevede che a contendersi la Supercoppa siano la vincitrice della Serie A e la finalista della Coppa Italia, generando una riproposizione dell’ultimo atto della coppa nazionale.

All’inizio il regolamento prevedeva, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, il ricorso diretto ai tiri di rigore. Questo fu valido sino all’edizione del 2000. Nelle edizioni del 2001 e 2002, per la prima volta, il regolamento introdusse la possibilità dei supplementari con golden goal, che interrompeva l’extra time se qualcuno segnava. Per la sola edizione del 2003 fu introdotto il silver goal. Si andò ai supplementari tra Juventus e Milan, ma la sfida si risolse ugualmente ai rigori dove prevalsero i bianconeri. Dall’edizione seguente e per i successivi 19 anni, il regolamento ha previsto supplementari ordinari, in seguito all’abolizione di golden e silver goal.

Nell’edizione 2011 si sono affrontate due squadre della stessa città. Ill derby di Milano è stato vinto dal Milan che ha battuto l’Inter per 2-1. Dall’edizione del 2023, quella che si disputa questa sera, la competizione è stata cambia formula, con una final four con semifinali e finale, che estende la partecipazione anche alla seconda classificata in campionato e alla finalista di Coppa Italia. Dopo 22 anni c’è l’abolizione dei tempi supplementari con il ritorno diretto, in caso di parità dopo i tempi regolamentari, ai tiri di rigore.