20 Maggio 2024
Economia

Turismo in Sardegna: la crescita sempre maggiore grazie agli affitti brevi

La Sardegna, con le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e il ricco patrimonio culturale, continua a emergere come una destinazione turistica di grande successo. Uno dei fattori chiave che ha contribuito alla crescita costante del turismo in Sardegna è rappresentato dall’aumento degli affitti brevi. Questa forma di alloggio si è rivelata una scelta preferita tra i viaggiatori, offrendo una vasta gamma di vantaggi che vanno oltre la tradizionale sistemazione in hotel.

Il motivo per cui scegliere gli affitti brevi

Uno dei principali motivi per cui sempre più visitatori scelgono gli affitti brevi Sardegna è la flessibilità offerta da questa opzione di alloggio. A differenza degli hotel, gli affitti brevi consentono ai turisti di godere di una maggiore autonomia e libertà nel pianificare la propria vacanza. Questa flessibilità si traduce in una maggiore personalizzazione dell’esperienza di viaggio, permettendo ai visitatori di adattare il loro soggiorno alle proprie esigenze e preferenze.

Gli affitti brevi spesso offrono una vasta gamma di opzioni in termini di dimensioni e posizione. Dai rustici villaggi di pescatori alle ville di lusso con vista sul mare, i turisti possono trovare l’alloggio perfetto per soddisfare le loro esigenze. Questa varietà contribuisce a creare un’esperienza unica per ogni visitatore, rendendo gli affitti brevi un’opzione allettante per coloro che desiderano un soggiorno personalizzato.

Perché prendere in considerazione gli affitti brevi in Sardegna

Gli affitti brevi in Sardegna consentono ai turisti di immergersi completamente nella cultura locale. La possibilità di alloggiare in case tradizionali o appartamenti nel cuore dei centri storici offre un’esperienza autentica e un contatto più diretto con la vita quotidiana dell’isola. Questa immersione nella cultura locale aggiunge un valore significativo al viaggio, permettendo ai visitatori di vivere la Sardegna in modo più intimo e apprezzare appieno le sue tradizioni e usanze.

La crescita degli affitti brevi ha stimolato l’economia locale in Sardegna. Molte famiglie e proprietari di case beneficiano dell’opportunità di mettere a disposizione le proprie proprietà per i turisti, generando entrate aggiuntive per la comunità. Questo circolo virtuoso contribuisce a sostenere lo sviluppo economico dell’isola, creando un impatto positivo a lungo termine sul turismo e sulla qualità della vita locale.

Cosa c’è da sapere sugli affitti a Cagliari e Alghero

Dobbiamo constatare che in merito agli affitti in Sardegna, al sedicesimo posto a livello nazionale si colloca Cagliari, con un totale di 2.449 alloggi, seguita immediatamente da Alghero con 2.356 unità disponibili. L’offerta del capoluogo sardo è prevalentemente rappresentata da proprietari privati, spesso con uno o al massimo due annunci, e presenta una percentuale molto inferiore di host professionali rispetto alla Gallura.

Va notato che il tasso di occupazione a Cagliari è più elevato, e la stagionalità è meno marcata, influenzata dalla richiesta di alloggi durante tutto l’anno, sia per motivi di lavoro, affari o studio. I prezzi medi risultano inferiori, con un picco di 500 euro per un attico (specialmente nel mese di agosto), ma si partono da cifre contenute, a partire da poche decine di euro per posti letto in case condivise.

La dinamica stagionale a Cagliari mostra somiglianze con quella di Olbia per la Riviera del Corallo, che, fino a qualche anno fa, deteneva la maggior quota di alloggi destinati all’affitto breve. A differenza della Gallura, tuttavia, anche se le ville non mancano, gli appartamenti predominano, e i costi medi sono più accessibili, partendo da circa 40 euro e arrivando a mille per la villa più esclusiva.

È interessante notare che i ricavi generati dalle locazioni turistiche nelle tre città sarde sono considerevoli, ammontando a diverse decine di milioni di euro solo per gli alloggi regolarmente registrati.

Il Boom di affitti a Olbia

La prima città sarda ad apparire, appena fuori dalla top ten nazionale e subito dopo le rinomate città d’arte, è Olbia, che si posiziona all’undicesimo posto con un totale di 3.450 alloggi a disposizione. Questa città della Gallura è tra i pochi comuni sardi che, alcuni anni fa, hanno stretto un accordo con Airbnb per il pagamento diretto della tassa di soggiorno, una pratica estesa anche ad Arzachena, Golfo Aranci, Posada, Santa Teresa Gallura e Stintino. Tale iniziativa ha raggiunto un doppio obiettivo: contribuire significativamente alle casse comunali e, più ampiamente, contrastare l’evasione fiscale nel settore turistico.

In generale, l’offerta turistica olbiese si caratterizza per la sua eterogeneità e tracciabilità. La vasta gamma di alloggi comprende il turismo di lusso di Porto Rotondo, la crescente popolarità di San Pantaleo, la destinazione turistica media della costa sud e del mare cittadino di Pittulongu, nonché l’espansione urbana in rapida crescita. La scelta degli alloggi non è sempre guidata dal desiderio di risparmio; accanto alle camere nella periferia della città a 60 euro a notte (nel mese di agosto), si trova anche una villa di lusso a Porto Rotondo, proposta sul mercato a oltre 1800 euro per quattro camere, gestita da una società specializzata nel settore.

Secondo un’analisi recente inclusa in una tesi di laurea del Politecnico di Torino, dal titolo “Il modello di sharing economy e la diffusione di Airbnb nella Regione Sardegna” di Paolo Ledda, il 24 per cento degli annunci nella città gallurese proviene da host professionali. Questa presenza di operatori professionali rappresenta una competizione considerevole per le strutture alberghiere, che tuttavia stanno anch’esse registrando una crescita significativa. Nel territorio comunale di Olbia sono presenti 60 hotel con un totale di 6.165 posti letto, principalmente concentrati nella fascia degli alberghi quattro stelle.

La gestione degli affitti brevi in Sardegna

Come abbiamo visto, gli affitti brevi in Sardegna portano numerosi vantaggi, ma anche diversi aspetti da tenere in considerazione prima di iniziare.

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