29 Aprile 2024
Welness

Trucchi e suggerimenti per avere il massimo calore con le stufe a legna in ghisa

Scegliere le stufe a legna in ghisa vuol dire puntare su un sistema di riscaldamento assolutamente efficace: infatti questa tipologia di stufa, proprio per il materiale con cui è costruita, riesce a riscaldare molto a lungo anche ambienti di grandi dimensioni. Le stufa in  ghisa prezzo sono una sorta di assicurazione sul fatto di non avere mai una casa fredda.

Però è sempre possibile fare meglio, anche per quel che riguarda il riscaldamento con le stufe a legna in ghisa: infatti ci sono alcuni “trucchi” che ti possono aiutare a massimizzare il rendimento di questo tipo di stufa. Si tratta di suggerimenti che riguardano in particolare:

  • la scelta della legna da ardere per le stufe in ghisa – scegliendo soltanto le essenze di legno più adatte alla combustione e con il giusto grado di essiccazione.
  • il posizionamento della stufa – questo tipo di stufa infatti ha un particolare sistema di cessione del calore nell’ambiente, da sfruttare al meglio; 
  • la manutenzione della stufa e delle tubazioni – che devono essere sempre in ordine per garantire la massima resa calorica della stufa;
  • la pulizia della canna fumaria – una canna fumaria sporca oppure ostruita infatti diminuisce il rendimento calorico delle stufe e aumenta il rischio di incendi.

La scelta della legna da ardere per le stufe in ghisa

Scegliere la giusta tipologia di legna da ardere per le stufe in ghisa è determinante per aumentare il rendimento a livello calorico. Devi infatti orientarti su essenze di legno “dure”, come quercia, carpino e frassino: queste tipologie di legno hanno infatti un peso specifico elevato. E questa caratteristica è molto importante ai fini di una buona resa di riscaldamento.

Infatti la legna da ardere con maggior peso specifico brucia più a lungo nelle stufe di ghisa e produce una quantità maggiore di calore, rispetto ai legni “teneri” che invece hanno un minore rendimento calorico.

Tieni anche conto del fattore essiccazione: la legna da ardere per le stufe a ghisa dovrebbe contenere tra il 15% e il 20% di umidità residua per bruciare al meglio, produrre calore e non produrre fumo in eccesso. Se invece l’umidità residua nella legna è più elevata, c’è il rischio che la resa della stufa sia decisamente minore. E se il legno per le stufe di ghisa è troppo secco (quindi con un’umidità residua inferiore al 15%) brucia in maniera troppo rapida, con una minore resa a livello termico.

Il posizionamento delle stufe a legna in ghisa

Le stufe a legna in ghisa hanno la caratteristica di diffondere il calore in maniera uniforme nell’ambiente in cui vengono inserite. Questo significa che con questa stufa è possibile riscaldare ambienti ampi: caratteristica vantaggiosa che può essere ancora migliorata con un posizionamento corretto della stufa stessa.

Per ottenere infatti il massimo rendimento calorico, l’ideale sarebbe posizionare le stufe a legna in ghisa proprio al centro dell’ambiente: in questo modo il calore può raggiungere anche gli angoli più lontani. Ovviamente questo posizionamento deve essere compatibile con la posizione in cui si trova la canna fumaria a cui collegare la stufa: infatti, per un buon rendimento delle stufe a legna in ghisa è utile che il collegamento con la canna fumaria sia diretto e privo di angoli e curve, in modo da avere un maggiore “tiraggio” e quindi un miglior funzionamento della stufa.

La manutenzione delle stufe a legna in ghisa e delle tubazioni

Se vuoi che le stufe a legna in ghisa producano sempre il massimo calore, devi mettere in conto una manutenzione periodica, effettuata da professionisti esperti. Questo tipo di interventi permette di valutare il corretto funzionamento della stufa, compresi i vari registri di regolazione del calore.

Inoltre è importante controllare che i raccordi e le tubazioni siano sempre in perfetto stato: e questo non è importante solo per ottimizzare la produzione di calore, ma anche per evitare il rischio di incendi o, peggio, di esalazioni che possono portare a un’intossicazione da monossido di carbonio.

Per fortuna gli interventi di manutenzione sulle stufe a legna in ghisa non sono particolarmente complessi e hanno quindi un costo contenuto.

La pulizia della canna fumaria delle stufe a legna in ghisa

Altro aspetto che devi sempre tenere presente se vuoi che le tue stufe a legna in ghisa abbiano il massimo rendimento è quello legato alla pulizia della canna fumaria. Quando la canna fumaria è sporca (magari per un’eccessiva presenza di fuliggine) oppure è ostruita (come può capitare con i nidi dei volatili o delle vespe), il passaggio dei fumi è ovviamente ostacolato.

La conseguenza è che le stufe in ghisa non riescono più a bruciare in modo corretto la legna inserita nel braciere, quindi la potenza e il rendimento calorico è destinato a calare. Senza dimenticare che una canna fumaria ostruita può essere causa di incendi, che possono partire dalla canna fumaria stessa ed estendersi al resto della casa.

Ricordati: è importante effettuare la pulizia regolare della canna fumaria delle stufe a legna in ghisa, che va però affidata a una ditta specializzata o a un professionista esperto. Infatti si tratta di un’operazione che comporta la necessità di salire sul tetto, quindi deve essere effettuata sempre nella massima sicurezza, con adeguati strumenti e sistemi di protezione.