19 Maggio 2024
Economia

Sistema antincendio – caratteristiche e tipologie

In questo articolo vogliamo vedere come funziona e cos’è un sistema antincendio e quelle che sono le varie differenze tra sistemi passivi attivi. Innanzitutto ricordiamo che per quanto riguarda il settore sicurezza tutto quello che ha a che fare con soluzione antincendio è fondamentale nel senso che lo scopo non è solo salvaguardare immobili e beni mobili, ma ovviamente il focus è sulle persone.

Purtroppo ancora in ambito residenziale queste soluzioni non sono ancora così diffuse mentre in ambito produttivo c’è un’attenzione verso questo argomento molto elevata e non solo in quelle che sono le aziende obbligate per legge a fare attività di prevenzione per quanto riguarda gli incentivi.

Nella maggior parte delle imprese abbiamo degli impianti installati ad hoc che sono gestiti dai responsabili del posto, anche se è ovvio che gli specialisti conoscono meglio tutto quello che c’è da sapere su questi sistemi, e anche i termini.

A volte il problema è che non si riesce a capire molto la differenza tra protezione e prevenzione o ancora tra i sistemi passivi e attivi antincendio. Ovviamente i termini prevenzione e protezione quando si parla di sicurezza antincendio sono associati come se fossero sinonimi, ma in realtà sono due momenti ben distinti.

E comunque hanno a che fare col procedimento di tutela dal pericolo di incendi.

Diciamo subito che con prevenzione si fa riferimento a quell’attività che hanno lo scopo di ridurre il rischio dell’incendio e cioè l’obiettivo sarà ridurre le probabilità che si generi un fuoco d’aria e poi le fiamme.

Invece quando si parla di protezione ci si riferisce a quelle misure che serviranno per contenere i danni una volta che l’incendio è scoppiato, e quindi bisognerà evitare la propagazione del fuoco

Differenze tra sistemi passivi e attivi

 Quando si parla di protezione dagli incendi c’è molta differenza tra sistemi passivi e attivi perché i primi non entrano in funzione quando viene rilevato un incendio, ma sono sempre presenti e fanno quello che devono fare a prescindere dal fatto che ci sono ancora le fiamme oppure no.

inoltre parliamo di sistemi che non hanno bisogno dell’intervento dell’uomo o di un impianto per attivarsi perché ha come scopo quello di scongiurare la diffusione e la propagazione dell’incendio.

 Tra le misure principali di protezione passiva bisogna citare la reazione al fuoco cioè la partecipazione dei materiali combustibili oppure la resistenza cioè quella capacità di un elemento che ha di conservare per un periodo di tempo determinato le caratteristiche sue di isolamento termico e stabilità, anche se ci sono fiamme.

Molto importante anche l’esodo e cioè quei percorsi che sono organizzati in un sistema e che in caso di pericolo consentono il deflusso sicuro e gli occupanti all’edificio.

Invece la protezione attiva entra in moto solo se si attiva l’incendio perché lo scopo è spegnere le fiamme: quindi fanno parte di essa tutti i dispositivi che svolgono un ruolo attivo nell’estinzione sia per quanto riguarda la rilevazione che l’attivazione dei sistemi di spegnimento.

Ci riferiamo quindi ai presidi incendi, ma anche gli evacuatori di calore e fumo nonché a impianti automatici di spegnimento.