Imbalsamazioni – significato e definizione
In questo articolo vogliamo vedere cosa sono le imbalsamazioni le quali fanno parte di quelle tecniche utilizzate sul corpo del defunto, e che hanno bisogno soprattutto di luoghi che non vadano ad agevolare i processi di decomposizione: quindi si parla di un’area da un clima molto freddo o desertico.
Di sicuro negli ultimi anni non è stata una pratica molto frequente per quanto riguarda l’occidente perché comunque ce ne sono altre che vengono apprezzate molto di più come la classica sepoltura o la cremazione.
Per quanto riguarda quest’ultima ricordiamo che prima che venisse approvata dalla chiesa o quantomeno un po’ di più accettata era un po’ come se fosse un tabù, nel senso che tutte le persone cattoliche preferivano la sepoltura.
Ancora oggi un po’ rimane questa cosa nel senso che alcune persone cattoliche per questioni di tradizione morale ed etica preferiscono seppellire i loro defunti nella maniera più classica. Sempre parlando dell’imbalsamazione ricordiamo che ha origine in Egitto, si dice intorno al 4000 avanti Cristo. Inizialmente aveva scopi di carattere apotropaico nel senso che era considerato come un vero rito religioso che serviva per una sorta di riappropriazione che il defunto faceva col suo corpo quando già era al di là.
Si tratta di una pratica che era diffusa già nelle civiltà inca. Mentre in occidente venne utilizzata molto dopo soprattutto per i militari che morivano fuori dalla Nazione, e che venivano considerati di un livello più elevato.
In quel caso per agevolare il processo di conservazione chi operava in imbalsamazione utilizzava oli resine e unguenti speciali. Successivamente quindi il corpo veniva avvolto dentro i tessuti specifici: però parliamo di una pratica di molti anni fa perché tuttora invece viene utilizzato soprattutto per gli animali, mentre per quanto riguarda l’imbalsamazione umana è una cosa un po’ più rara per la quale si usano tecniche molto diverse da quelle passate.
Come avviene e il motivo per il quale viene usata in questo periodo storico l’imbalsamazione umana
Per quanto riguarda l’imbalsamazione umana in questo momento è molto diversa dal passato perché sfrutta le proprietà chimiche dell’arsenico, ma anche di altri lassativi che vengono somministrati al defunto, utilizzando alcuni prodotti con lo scopo di bloccare ogni genere di processo organico e biologico, proprio con lo scopo di evitare la decomposizione.
In questo periodo storico l’imbalsamazione viene usata o in maniera parziale o totale ma sempre con lo stesso scopo e cioè conservare salme a scopo dimostrativo o di studio: mentre In altri casi come per esempio quello relativo al corpo di Stalin che viene custodito a Mosca, viene utilizzata per preservare il corpo affidandogli al contempo una valenza idolatrica e monumentale.
Ricordiamo infine che, sempre per quanto riguarda l’imbalsamazione moderna molto di frequente vengono utilizzati cosmetici con lo scopo di eliminare eventuali imperfezioni del viso, oltre al fatto che vengono cucite bocche palpebre, reggiseni e tendini nonché vengono otturate le chiusure con silicone con lo scopo di evitare eventuali perdite di liquidi che sarebbero abbastanza spiacevoli dal punto di vista estetico.