26 Aprile 2024
Croazia

Fino al 14 gennaio sarà ancora possibile pagare in kuna, poi si passa definitivamente all’euro

Un passaggio storico per Zagabria. La Croazia a Capodanno ha avviato il passaggio all’euro ed è entra nell’area Schengen. Si tratta di due svolte per il Paese dell’ex Jugoslavia, da quando 10 anni addietro è entrato nell’Unione Europea. Il “prezzo da pagare” è l’addio alla valuta nazionale. La kuna dirà addio definitivamente il 14 gennaio. La Croazia è il 20mo membro della zona euro ed anche la 27ma nazione della zona Schengen, che consente di circolare senza passaporto tra Stati membri.

Il cambio della moneta ha provocato diversi malumori tra i conservatori croati e ha portato a lunghe file agli sportelli bancomat di Zagabria. I croati si sono recati a prelevare contanti presso gli sportelli automatici. Il timore era che dal 1° gennaio molti bancomat non funzionassero. Sino al 15 gennaio sarà ancora possibile pagare in kuna.

Al valico di Bregana, sull’autostrada Zagabria-Lubiana, il ministro degli Interni Davor Božinović ha premuto per l’ultima volta il pulsante per alzare la rampa e lasciare poco dopo passare le prime auto senza controlli. Alla cerimonia erano presenti anche la ministra slovena Sanja Ajanović Hovnik e i capi della polizia croata e slovena. “Abbiamo aperto le porte all’Europa senza frontiere e definitivamente affermato la nostra identità europea per la quale si sono battute generazioni di croati”, ha affermato il ministro. Un’analoga cerimonia si è tenuta anche al confine croato-ungherese, al valico Letenye–Goričan, dove ad alzare la rampa è stato il ministro degli Esteri, Goran Grlić Radman. “Questo è un momento storico e va festeggiato”, ha detto, aggiungendo che ora la Croazia si assume anche “la grande responsabilità per la protezione di più di 1.300 chilometri del confine esterno dell’Ue”, con la Serbia, il Montenegro e la Bosnia-Erzegovina. Sono stati soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti marittimi, mentre per il traffico aereo si dovrà aspettare fino al 26 marzo quando scatterà l’orario di volo estivo.

La banca centrale europea ha fornito 63 milioni di banconote e 286 milioni di monete alle poste e alle banche, contanti che ora sono nel sistema del commercio. L’accesso digitale ai conti correnti sarà possibile solo da oggi pomeriggio (2 gennaio). Per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durerà sino al 14 gennaio 2023. Il tasso di conversione è stato fissato a 7,53450 kune croate per un euro.

“Benvenuta Croazia nell’Eurozona e in Schengen. Oggi l’Europa sta diventando più forte e più unita. Congratulazioni ad Andrej Plenkovic sull’attuazione delle riforme e sull’orientamento del paese verso l’integrazione”. Lo scrive su Twitter in croato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “La Croazia può essere fiera di entrare nell’Eurozona e nell’area Schengen perché riuscirà ad attrarre più investimenti, si creeranno nuovi posti di lavoro, crescerà l’economia, e potrebbe anche diventare un hub energetico europeo per fonti rinnovabili.” Lo ha detto in un’intervista all’agenzia di stampa croata Hina la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

“La Croazia, membro dell’Ue dal 2013, porta così a compimento la sua piena integrazione europea “e i suoi cittadini potranno godere di alcuni dei migliori benefici che la nostra Unione può offrire”. Per la von der Leyen “questo non è solo un grande risultato per la Croazia ma anche un’altra prova della forza e dell’unità dell’Unione”. “In breve – ha concluso – l’Europa rende la Croazia più forte, e la Croazia rende l’Europa più forte”.