Marco Parente, esce “Una città di carta”, la colonna sonora dell’omonimo film che sarà presentato al Trento Film Festival
È disponibile sulle piattaforme digitali “Una città di carta” (Blackcandy Produzioni), la colonna sonora originale di Marco Parente tratta dall’omonimo film di Guido Latino presentato al Trento Film Festival.
Il disco è la colonna sonora originale del docu-film “Una città di carta”. 55 minuti di puro flusso interamente strumentale in una forma acustica, eppure contemporanea. In perfetta simbiosi con le immagini e il racconto, le composizioni finisco per diventare parte indispensabile della sceneggiatura e paesaggio sonoro ideale del docufilm.
L’autore delle musiche è Marco Parente, tranne nel brano “Altopiano parlante” in cui ha collaborato con A. Stefana sia nell’arrangiamento che nella produzione. Sono tutte canzoni originali ed inedite, ad eccezione di “Altopiano parlante” che era la la b-side del singolo “Il posto delle fragole” di Marco Parente del 2005.
Spiega l’artista a proposito del progetto: “È la prima volta che realizzo la colonna sonora di un film-documentario, e anche che lo faccio senza cantare, dunque componendo musica solo strumentale. La cosa ha reso il mio lavoro totalmente leggero, libero e mai conflittuale proprio perché senza parole. Sono partito col selezionare un mio brano strumentale del 2005, pensando di dover aggiungere poco altro, ritrovandomi invece poi a coprire di musica originale quasi la totalità del film.”
Track-list:
- Altopiano parlante feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana
- Tema di carta
- Sole di carta
- Tema di carta (Reprise)
- Daziaro
- Acqua di carta
- Balalaika orchestra
- Città in tre temi di carta
- Neve di carta
- Sul fiume di carta
- Balalaika in città
- Letti bianchi
- Altopiano parlante (Reprise) feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana
- Pace di carta
- Svidrigajlov
- Tre paesaggi di carta
- Altopiano parlante (Finale) feat. Alessandro ‘Asso’ Stefana
- Carta canta (Titoli di coda) feat. Tatiana Sordo
Biografia
Marco Parente nasce il 28 luglio del ‘69, lo stesso giorno di Duchamp.
Da allora ogni pretesto è buono per tradursi in musica: 8 dischi, uno dal vivo, un doppio Dvd, 2 dischi sotto altro nome (Betti Barsantini e Proiettili Buoni).
3 moderne operine messe in scena (Inferno Paradiso Piano Terra, Il Rumore Dei Libri e Il Diavolaccio), L’esperimento “Disco Pubblico”, il discometraggio American Buffet, il “soundwalking” su Dino Campana e il recentissimo LIFE a chiudere la trilogia POE3 IS NOT DEAD.
Negli anni s’incontra, confronta e collabora con Carmen Consoli, Cristina Donà, Patti Pravo, Manuel Agnelli, Paolo Benvegnù, La Cruz, Stefano Bollani, Enrico Gabrielli, ecc.
Sul filo della poesia invece: L. Ferlinghetti, Jodorowsky, J. Giorno, Anne Waldman.