La Finlandia è il paese più felice al mondo

La Finlandia è il paese più felice al mondo, l’Italia passa dal 28esimo al 25esimo posto della classifica del World Happiness Report, in base ai dati raccolti dal Gallup World Poll. World Happiness Report ha dovuto analizzare gli effetti del covid sul benessere soggettivo delle persone.

Il posizionamento alto dipende dalla fiducia della popolazione nei confronti della propria comunità, elemento che in questo momento di pandemia ha contribuito a proteggere il benessere delle persone. La Finlandia si conferma in testa alla classifica. Il Report è supportato da varie organizzazioni, tra le quali, in Italia, per il quinto anno la Fondazione Ernesto Illy e Illycaffè.

“Dobbiamo urgentemente imparare la lezione che ci ha dato il Covid” dichiara Jeffrey D. Sachs, presidente di United Nations Sustainable Development Solutions Network, l’ente che pubblica il report annualmente da nove anni. “La pandemia ci ricorda tutte le minacce ambientali che ci affliggono, l’urgente necessità di collaborare e le difficoltà di ottenere tale collaborazione in ogni singolo Paese e globalmente. Il World Happiness Report 2021 ci ricorda che dobbiamo lavorare per il benessere piuttosto che per la mera ricchezza, che sarà davvero precaria se non miglioriamo il nostro modo di gestire la sfida dello sviluppo sostenibile”.

“Siamo stati sorpresi di vedere che in media non c’è stato un declino nel benessere generale, misurato sulla base della valutazione soggettiva delle persone e delle proprie vite” commenta John Helliwell, professore dell’Università British Columbia. “Una possibile spiegazione è che la gente vede il Covid-19 come una minaccia comune ed esterna, che tocca chiunque e che ha generato un maggior senso di solidarietà ed empatia”.

La questione della salute mentale è stata una delle grandi ricadute della pandemia, ma anche del conseguente lockdown. Quando la pandemia è iniziata, c’è stato un significativo e immediato declino nei livelli di salute mentale in diversi Paesi. Le stime variano molto in base ai criteri di misurazione adoperati, ma il dato qualitativo è simile. Nel Regno Unito, a maggio 2020, il tasso generale di salute mentale è stato di 7.7% inferiore rispetto a quanto previsto se non ci fosse stata la pandemia. Il numero di problemi legati alla salute mentale è stato superiore del 47%.

“Vivere a lungo è ugualmente importante che vivere bene. In termini di numero di anni di vita ‘felici’ a persona, il mondo ha fatto grandi progressi negli ultimi decenni, che persino il Covid-19 non è riuscito a cancellare del tutto”, commenta Richard Layard, co-direttore del Well-Being Programme del Centre for Economic Performance della London School of Economics.