11 Dicembre 2024
Italia

Individuati dalla Regione 13 nuovi interventi per le scuole piemontesi

Ammontano a circa 34 milioni di euro i fondi per l’annualità 2020 destinati dal Ministero dell’Istruzione alla Regione Piemonte per interventi di edilizia scolastica.

La Regione ha individuato i 13 interventi finanziabili con queste risorse, tra quelli presentati dagli enti locali (Comuni e Province sedi di istituti scolastici) nel piano annuale 2020:

  • riqualificazione di Liceo scientifico Vercelli di Asti, Istituto Bona di Biella, Istituto professionale Ravizza di Novara, Liceo Galilei di Gozzano (NO), Istituto Bonfantini di Romagnano Sesia (NO), Ipsia Colombatto di Torino, ITG Mercurino Arborio di Gattinara (VC), scuola dell’infanzia di Govone (CN), scuola primaria di Lagnasco (CN), scuola primaria San Defendente di Acqui Terme;
  • nuove costruzioni a Gassino Torinese (polo delle scuole primarie), Caraglio (secondo lotto del un nuovo polo scolastico di scuola dell’infanzia primaria e secondaria di I grado) e Niella Tanaro (scuola dell’infanzia e primaria).

Il Ministero dell’Istruzione provvederà con un proprio decreto ad assegnare le risorse ai beneficiari individuati. Gli enti locali possono comunque già ricorrere a un avviso di pre-informazione per la manifestazione di interesse all’affidamento tramite procedura di gara.

Nel darne notizia, l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino rileva che “la mia politica non si indirizza nel ‘fare economia’, come è stato fatto in precedenza, bensì restituire servizi ai cittadini. E questa ne è una dimostrazione tangibile. Una scuola sicura e di qualità è uno dei principali obiettivi di questa Giunta fin dal primo giorno. In un periodo di enormi difficoltà per un sistema educativo alle prese con la pandemia, la Regione punta anche, e soprattutto, sugli investimenti strutturali finalizzati a migliorare la qualità e la sicurezza dei luoghi dedicati all’educazione dei nostri ragazzi. Investimenti che interessano studenti, docenti, operatori e migliaia di famiglie: anche se la pandemia ci impone una forte attenzione al presente, non abbiamo smesso di programmare e pensare al futuro della scuola e dei nostri giovani”.