Modena. Un progetto per tutelare il bosco di via Lazio
Un progetto per tutelare, valorizzare e promuovere il “bosco di via Lazio”. Lo chiede, il Consiglio comunale di Modena con un ordine del giorno approvato all’unanimità che dà una risposta alla petizione per la tutela dell’area verde presentata dai cittadini residenti in zona.L’ordine del giorno, sottoscritto da Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Verdi, Lega Modena, M5s, Forza Italia, è stato illustrato in aula dal presidente del Consiglio Fabio Poggi. Con la mozione, il Consiglio invita l’amministrazione a studiare anche un progetto più complessivo del “corridoio verde” che da Vaciglio, attraverso i parchi del quartiere, arrivi fino al parco delle Mura, confermando l’inclusione dell’area rinaturalizzata compresa tra le vie Nuova Estense, Vaciglio su, Palermo e Messina, e ad attivare un percorso partecipato che abbia come riferimento il Quartiere 3 e che coinvolga anche i promotori della petizione.
Come spiega il documento, l’area verde nei pressi di via Lazio, che nel corso di vari decenni si è progressivamente rinaturalizzata, è stata oggetto di attività di manutenzione svolte spontaneamente dai cittadini, tra le quali la raccolta dei rifiuti, la rimozione di ramaglie e il controllo delle infestanti. È stata anche meta di visite guidate e teatro di eventi organizzati da diverse realtà associative come Fridays for future Modena e Urban nature del Wwf Emilia centrale.
L’ordine del giorno riprende la petizione, firmata da 130 cittadini e depositata il 30 marzo, che chiede di tutelare l’area dal punto di vista ambientale facendo in modo che rimanga fruibile dai cittadini e promuovendo percorsi di educazione ambientale. Il documento ricorda infine l’ordine del giorno collegato al comparto Morane-Vaciglio, approvato già a ottobre 2017, che invitava a incrementare il valore ambientale complessivo dell’area, anche con la valorizzazione del boschetto di via Viterbo e del bosco spontaneo di via della Pietra, dando vita al più importante progetto di riforestazione urbana di Modena del quale il nuovo bosco urbano di Vaciglio, ormai completato, è parte integrante.
Aprendo il dibattito, Giovanni Silingardi (M5s) ha sottolineato la positiva esperienza di democrazia partecipativa “che, in questo caso, ha funzionato molto bene: i cittadini, attraverso la petizione, hanno posto un problema e il Consiglio comunale ha recepito l’istanza e e le ha dato seguito”.
Anche Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) ha rimarcato “la volontà del Consiglio di accogliere la richiesta dei cittadini” anche con l’obiettivo “di attivare un ulteriore percorso di partecipazione che coinvolga i cittadini nel progetto di valorizzazione del bosco”.
Per Lega Modena, Stefano Prampolini ha messo in evidenza la bellezza e la ricchezza di quel bosco, “così selvatico che non sembra di essere ancora in città”, augurandosi che “sia preservato il più possibile come è ora”.
Riprendendo il tema della partecipazione, Antonio Carpentieri (Pd) ha ricordato la modifica dello Statuto comunale “voluta proprio perché democrazia partecipata e democrazia rappresentativa potessero dialogare tra loro: l’ordine del giorno di oggi è frutto di quel dialogo”.
“In questo caso, partecipazione e ambiente sono andati a braccetto” ha detto Paola Aime (Verdi) per la quale “spazi verdi delle dimensioni del bosco di via Lazio hanno un valore per la città molto superiore alla somma di tante piccole aree verdi sparse”.