26 Aprile 2024
EconomiaItalia

Detrazioni fiscali per chi ristruttura: in Italia il bonus è del 110%

In Italia come nel resto dell’Europa e del Mondo i Governi sono alle prese non solo con l’emergenza sanitaria, ma anche con le ricadute economiche. L’Italia è uno dei Paesi maggiormente colpiti dal covid-19. Il Governo di Roma ha predisposto incentivazioni per favorire la ripresa economica come il bonsu del 110%, detrazioni fiscali a favore di chi ristruttura. Sul blog dello studio bassi amministratore di condominio Milano viene affrontato in modo dettagliato il tema delle detrazioni fiscali per chi ristruttura, il cui bonus è del 110%.

La ricaduta delle nuove povertà delle famiglie impatta indirettamente anche sul lavoro degli amministratori di condominio, quelle figure che si occupano di amministrare e devono fare i conti con le ristrettezze economiche dei condomini. Si rende sempre più necessario trovare delle soluzioni. Le detrazioni anche pari al 110% per tutte le opere e le forme di ristrutturazione immobiliare, finalizzate a consentire un risparmio energetico, sia per le case indipendenti sia per i palazzi, sono una notevole opportunità. La normativa riguarda le riqualificazioni sia legate alle zone sismiche, sia gli interventi che possano aiutare a portare una casa o un palazzo ad una classe energetica superiore, vale anche per la rimessa a nuovo delle facciate dei palazzi. È possibile fare quindi gli interventi a costo zero.

Gli interventi che possono rientrate nelle detrazioni devono essere realizzati da inizio luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. Sono ricompresi interventi inerenti l’efficienza energetica; una riduzione del rischio sismico; l’installazione di impianti fotovoltaici; recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. In questa ultima casistica rientrano gli interventi già a partire dal 1° gennaio 2020 e fino alla fine del dicembre 2021.

Altra ottima notizia riguarda anche i bonus già previsti in precedenza, come l’Ecobonus e il Sismabonus. Questi prima erano rispettivamente al 65% e al 50%. Ora sono stati portati, fino al 2021, al 110%. Pertanto sarà possibile iniziare o completare interventi che riguardavano la messa in sicurezza degli edifici, e anche quelli legati alla classe energetica degli stessi.

Le famiglie possono usufruire di un aiuto concreto. La detrazione può servire, divisa in cinque quote annuali di pari importo, in compensazione. È possibile, sempre per le famiglie, ottenere, dopo la cessione della detrazione fiscale, uno sconto della fattura pagata pari al 100% dei lavori che siano stati effettuati. Lo sconto sarà applicato in modo diverso a seconda delle situazioni, ma consentirà, comunque, alla famiglia di non pagare nulla. Se la famiglia deciderà di cedere il credito ottenuto all’impresa che abbia fatto i lavori, potrà ottenere il rinnovamento della propria casa a costo zero. Se chi farà i lavori cederà il credito ottenuto ad un’agenzia assicurativa, potrà beneficiare di uno sconto pari al 90% per poter stipulare una polizza sui rischi legati alle calamità.

Le imprese potranno usare il credito d’imposta o potranno ulteriormente cederlo a terzi, per poter ottenere una liquidità immediata e necessaria. Ora il credito di imposta avrà la possibilità di circolare liberamente e potrà essere anche “venduto” agli istituti bancari. La cessione consentirà alle imprese di non perdere un euro, e sarà servita alle famiglie per potersi permettere i lavori stessi.