11 Dicembre 2024
Welness

Correre per vivere più a lungo (a prescindere da durata e percorso)

Correre per vivere più a lungo. A prescindere dalla durata o dai chilometri che si percorrono, e quante volte ci si allena. Il solo fatto di fare una corsa ogni tanto può aiutare a vivere più a lungo. I ricercatori della Victoria University di Melbourne, in Australia, hanno dimostrato che la corsa, a prescindere dal tempo che le si dedica e dall’intensità con cui si svolge, è collegata a un rischio molto più basso di mortalità per qualsiasi causa. Questo vale soprattutto per malattie cardiovascolari e per cancro. Lo studio è stato pubblicato sul British Journal of Sports Medicine.

Gli studiosi australiani hanno passato in rassegna i dati provenienti da studi disponibili in letteratura. Si sono concentrati sulla quantità di corsa e sul rischio di morte per tutte le cause, e per malattie cardiovascolari e cancro. In particolare, il team ha analizzato 14 studi, coinvolgendo un totale di 232 mila persone. Queste sono state monitorate tra i 5 ai 35 anni. Durante gli anni presi in esame, hanno osservato i ricercatori, si sono registrati 25 mila decessi nel campione preso in esame.

Correre: i risultati dello studio australiano

Confrontando e analizzando i dati è emerso che qualsiasi dose di corsa è associata a un rischio di mortalità inferiore del 27% per tutte le cause per entrambi i sessi, rispetto a chi non svolge questa attività fisica. Inoltre, dalle successive analisi, i ricercatori hanno osservato un rischio inferiore del 30% di morte per malattie cardiovascolari e del 23% per cancro.

Pertanto lo studio suggerisce che anche correre poco apporta significativi benefici per la salute e la longevità. Una dose, quindi, nettamente inferiore a quella raccomandata dagli esperti secondo cui bisognerebbe svolgere almeno 150 minuti di attività fisica vigorosa a settimana. Potrebbe quindi rappresentare un incoraggiamento per tutti coloro il cui principale ostacolo è proprio la mancanza di tempo da dedicare allo sport, per mancanza di tempo per esempio. Anche perché, aggiungono i ricercatori, l’aumento della quantità di attività fisica, in termini di frequenza, durata e ritmo, non è associato a un ulteriore abbassamento del rischio di mortalità.

I ricercatori precisano che questo è uno studio osservazionale. In quanto tale non può stabilire una relazione di causa-effetto tra la corsa e un minore rischio di mortalità. Tuttavia invitano chiunque ad iniziare a correre, perché qualsiasi dose è meglio di niente.