Kiev è uno dei più importanti siti culturali d’Europa. E’ una delle città più verdi al mondo. Passare il Natale a Kiev rappresenta un’occasione unica per scoprire la capitale ucraina.
San Michele è il patrono di Kiev. La cattedrale è una delle mete imperdibili così come la cattedrale di Santa Sofia, il più antico complesso architettonico della città. Altro luogo simbolo di Kiev è il Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto Taras Sevcenko. Da vedere anche il Museo dell’Arte Russa.
Una delle vie ancora più belle a Natale è Andriyivsky Vziz, strada con tante gallerie, negozi e locali. La strada principale del centro è Hreschatyk. Piazza Maidan accoglie l’obelisco dell’Indipendenza. Per un assaggio del folklore ucraino si deve visitare la città in occasione del Natale. Qui vige il Natale ortodosso, in calendario il 7 gennaio. In questa occasione la città si colora e si anima di bancarelle, quelle dei Mercatini di Natale.
Le date delle festività della religione ortodossa sono diverse rispetto a quelle di religione cattolica. Infatti la Chiesa ortodossa, non riconoscendo l’autorità del Papa, segue il calendario Giuliano. Introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C. è stato seguito in tutto il mondo fino al 1582. Poi Papa Gregorio XIII promosse quello Gregoriano che porta il suo nome. Entrambe le Chiese hanno una lunga storia e differenze vecchie di secoli. L’anno liturgico ortodosso comprende dodici grandi feste e cinque festività maggiori.
Il 6 gennaio si celebra l’Epifania della Trinità durante il Battesimo di Gesù. E’ considerata tra le feste più antiche della chiesa ortodossa. Il nome originario era Teofanie, al plurale, per indicare le manifestazioni al mondo del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E’ diversa rispetto alla Epifania della religione cattolica con i Magi che portano i doni a Gesù. Si preferisce quindi usare il termine Teofania, manifestazione di Dio.
Il Natale ortodosso cade il 7 gennaio al posto del 25 dicembre del Natale cattolico. Ciò perché la chiesa ortodossa calcola le date di alcune festività secondo il calendario Giuliano. Nei paesi ortodossi non esiste il presepe come simbolo della nascita di Cristo. Invece fa parte della tradizione addobbare l’albero di Natale. Prima del giorno di festa, i fedeli osservano una quaresima di 40 giorni in cui mangiano solo cibi magri, mentre per la vigilia si digiuna fino a mezzanotte.
Definito il Vecchio Anno Nuovo nella notte tra il 13 e il 14 gennaio i paesi di religione ortodossa festeggiano il Capodanno. Rispetto al nostro Capodanno non presenta caratteristiche molto differenti, a parte la data, e un approccio meno mondano e vivace e più intimista e privato. Il capodanno è il giorno dedicato al ricordo di una figura molto importante per la religione Ortodossa. Si tratta di San Basilio arcivescovo della Cappadocia. La vigilia viene anche chiamata la sera Vassiliev.
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