5 Novembre 2025
Culture

Le Medaglie Invisibili dell’Equipaggio.

Le Medaglie Invisibili dell’Equipaggio.                                                     (di Paolo Fedele)

C’è qualcosa di profondamente deplorevole in quei leader che si appropriano dei successi collettivi come fossero solo merito loro.

Ne ho conosciuti diversi, di questi condottieri dal petto pieno di medaglie e dal cuore vuoto di riconoscenza. Persone che dimenticano che ogni traguardo raggiunto non è mai frutto di un singolo, ma del lavoro, della fatica e del sacrificio di tutti.

Su una barca, il comandante è nulla senza il suo equipaggio.

È l’equipaggio che regola le vele, che affronta il mare, che si stringe nei momenti difficili e che rende possibile la navigazione stessa. Il leader vero sa che la rotta si segue insieme, che ogni mano conta, che il vento favorevole non serve se non c’è chi lo sa cogliere.

 

Eppure, ci sono uomini — e donne — che trasformano il successo del gruppo nel proprio trionfo personale, che fanno di tutto perché i riconoscimenti cadano solo su di loro, oscurando il valore di chi li ha sostenuti.

Che brutta gente.

Persone che sanno solo accumulare medaglie da solisti, mentre nel loro cuore portano appese quelle dell’avidità e dell’egoismo.

Si ergono a maestri di virtù, si presentano come difensori del bene comune, ma dimenticano la verità più semplice: nessun risultato è mai solo di uno. Ogni vittoria è il frutto delle mani, del sudore e dell’impegno di chi ha remato nella stessa direzione.

Le vere medaglie, quelle che contano, non si appuntano sul petto: brillano negli occhi di chi ha dato il meglio di sé per un obiettivo condiviso.