Francavilla, appello per ridare splendore alla Chiesa delle Grazie
Nel giorno dedicato alla Madonna delle Grazie, la comunità di Francavilla è stata richiamata a riflettere sullo stato di abbandono in cui versa la storica chiesa del Pendino, che custodisce la pregevole statua settecentesca della Vergine, opera di Vincenzo Scrivo datata 1796. Un patrimonio artistico e devozionale di grande valore che, secondo molti fedeli, non può essere lasciato deteriorare nell’indifferenza generale.
La celebrazione della festa mariana è stata occasione per lanciare un appello alla popolazione, alle istituzioni e al parroco pro-tempore affinché si avvii un percorso di recupero. L’obiettivo è restituire alla chiesa l’antico splendore attraverso la costituzione di un comitato cittadino che promuova una raccolta fondi, coinvolgendo emigrati, attività imprenditoriali, agricoltori e professionisti locali disposti a collaborare anche a titolo gratuito.
La chiesa, punto di riferimento religioso e culturale per generazioni di francavillesi, conserva al suo interno una statua venerata con profonda devozione dalla popolazione, che un tempo la chiamava confidenzialmente “Sarrisa”, per ricordarne l’origine dalla vicina Serra San Bruno. Il legame con la Madonna delle Grazie si è tramandato nei secoli, accompagnato da preghiere, canti e tradizioni popolari che ancora oggi rappresentano parte integrante dell’identità del borgo.
Tuttavia, chi varca il portone dell’edificio sacro non può non notare il degrado degli intonaci e delle strutture murarie. Una condizione che suscita emozione ma anche amarezza, spingendo molti fedeli a chiedere un intervento urgente e condiviso.
L’appello, rivolto a cittadini e istituzioni, sottolinea la necessità di superare divisioni e indifferenza per favorire una partecipazione corale. L’intento è restituire dignità alla “sacra dimora” della Madonna delle Grazie e onorarla con un segno concreto di impegno collettivo.
La speranza è che dalla festa odierna possa nascere una mobilitazione capace di trasformare la fede e la memoria in un progetto di rinascita per la chiesa e per l’intera comunità di Francavilla.