17 Settembre 2025
Culture

Grafologia e medicina ma una sola è la scienza

Sono entrata a far parte della grande e splendida famiglia di Europa nel Mondo con piena fiducia del Direttore Nesci che ringrazio, perchè insieme con l’intera Redazione ha sposato la disciplina di cui mi occupo, la sua conoscenza, la sua applicazione in tutti gli ambiti della vita quotidiana, e la sua divulgazione: la Scienza Umana della Grafologia. Perchè la disciplina grafologica merita di essere conosciuta per ciò che davvero è, per la sua utilità, la difficoltà nello studio e nella applicazione e la serietà nella sua scientificità, ed Europa nel Mondo non poteva essere luogo migliore nel quale abitare. in questo articolo è spiegato il valore della disciplina grafologica nella medicina. Importante ricordare sempre che la Scrittura è il test proiettivo più perfetto, costituisce un aspetto fondamentale dell’attività espressiva dell’uomo, impegnando la mano, le dita e l’intera partecipazione della persona, che ne inserisce le proprie energie, consce e inconsce. Tra queste forze che conducono al gesto grafico, trovasi l’intelligenza che formula il pensiero, la volontà della decisione per l’atto esecutivo, il sistema neuromuscolare e l’individualizzazione del segno grafico.

Con l’esame della Scrittura a mano si può comprendere in profondità la dinamica mente/corpo della persona invecchiata con successo e quella colpita da patologie neurologiche.

Il Professionista che studia la scrittura e attraverso di essa la persona umana è il Grafologo, studia la neurofisiologia del movimento scrittorio (gesto grafico) con il quale si manifesta l’unicità del soggetto (il complesso meccanico neuro-psichico e muscolare tramite il quale il soggetto, imparando nella fase primordiale i modelli grafici, li personalizza e li automatizza con la ripetizione continua, rendendoli connotati caratteristici ed identificativi della propria personalità, con tutte le sue variazioni naturali o artificiose, i suoi tremori, le disgrafie, le deviazioni, i tracciati anomali o insoliti). Il Codice Deontologico Europeo Grafologi nell’articolo 2 dispone che “La Grafologia, scienza umana e tecnica d’osservazione e d’interpretazione, permette l’indagine sugli aspetti cognitivo-temperamentali per mezzo dell’analisi della scrittura”.

RICERCA SCIENTIFICA SU “GLI INDICI GRAFOLOGICI DELL’INVECCHIAMENTO CEREBRALE”.

Il lavoro scientifico, presentato nel 68° Congresso Nazionale SIGG 2023 e nella AAIC (Alzhaimer Association International Conference) in Philadelphoa- USA 28 luglio-1 Agosto 2024 per discussione e pubblicazione scientifica in Alzheimer’s Journal – USA 9 gennaio 2025, e pubblicato anche dalla Rivista Nazionale Salute 33 nel Marzo 2025,

ha indagato, attraverso le alterazioni grafologiche del tracciato scrittorio, il diverso grado di deficit cognitivo, evidenziando le potenzialità di utilizzo della grafologia con la specialistica della grafopatologia (studio dei segni clinici di alterazione psichica e somatica già instaurati in modo circostanziale, prolungato o definitivamente, offrendo la possibilità di seguire il corso delle malattie fisiche e psichiche e valutare i progressi dei trattamenti sanitari applicati) applicate allo studio dell’invecchiamento cerebrale. I risultati hanno rilevato i segni indicanti le varie anomalie nel tracciato grafico compromettenti la regolare attività scrittoria con visibile sforzo e deterioramento in atto o in itinere del processo cognitivo, viceversa, nell’unica persona anziana “sana”, la scrittura denotava presenza di efficace memoria a lungo termine, normale capacità di collegamenti logici, conservazione e rievocazione dei dettagli, conservazione di energia, creatività e armonia.

La scrittura, proprio in rapporto ai cambiamenti fisiologici della persona, subisce delle modificazioni accidentali, con l’analisi grafologica della scrittura può valutarsi il grado di invecchiamento celebrale riconoscendo gli indici grafologici dell’invecchiamento in vari gradi: scrittura rallentata, appesantita con pressione irregolare e direzione incerta; ritmo interrotto, posato o lento; piccoli tratti superflui; dei movimenti a scosse, angolosi e discontinui; presenza di giustapposizioni ossia di stacchi tra lettere; tremori (con differenziazione tra patologie); presenza di sproporzioni, disuguaglianze di dimensione e deformazione di singole lettere; presenza o di un rimpicciolimento delle lettere o di elevato ingrandimento.

La collaborazione con la grafologia permetterebbe delle diagnosi più complete, veloci, a completamento di esami che non possono mettere in luce gli aspetti più intimi e profondi della persona, lo studio grafologico nella diagnostica precoce risulta essere uno strumento non invasivo e di grande utilità nello screening per identificare disturbi neurologici e cognitivi in fase iniziale, prevenzione, e poi assistenza e trattamento del soggetto, attraverso anche la rieducazione del Gesto Grafico e l’uso della Grafoterapia, ossia il recupero della funzionalità motoria e cognitiva attraverso esercizi di scrittura, particolarmente efficace in programmi di riabilitazione per pazienti con disfunzioni motorie o cognitive, contribuendo anche al miglioramento dell’equilibrio emotivo e psicologico.
L’impatto della grafologia sui disturbi neurologici attraverso strumenti neuroscientifici tipo l’EEG e la fRMI consente di analizzare scientificamente la correlazione tra i tratti grafici e l’attività cerebrale, individuare segnali precoci di disturbi neurologici o psicologici, come il tremore nella malattia di Parkinson, la difficoltà di disposizione spaziale nei pazienti affetti da Alzheimer o variazioni significative dello stile di scrittura associate a stati di ansia, depressione o stress cronico. Nei pazienti neurologici con lesioni cerebrali o traumi cranici, esercizi di scrittura mirati possono favorire il recupero delle funzioni compromesse, aiutando a riattivare connessioni cerebrali latenti o a compensare funzioni perse attraverso circuiti alternativi. La presenza del grafologo può apportare solo benefici ai pazienti geriatrici ed a quelli affetti da patologie neurologiche, osserva il fluire della mano sul foglio e ascolta lo scorrere della matita o della penna o di qualunque altro mezzo scrittorio che scivola nel campo grafico diventando un gesto d’amore, anche solo quando l’anziano muoverà il polso per disegnare semplici cerchi nell’aria, o premerà le dita che stringono la penna per lasciare segni sulla carta, proprio perché la scrittura è il riflesso dell’attività cognitiva che viene stimolata (neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di formare nuove connessioni neurali, fenomeno cruciale nei processi di apprendimento, sviluppo cognitivo e riabilitazione neurologica) ed i propri racconti, le memorie, i disegni, gli scarabocchi sono testimonianza di vita vissuta che indicano il loro passaggio nella storia. Il Grafologo può comprendere più di altri professionisti i tratti grafici sofferenti ed evanescenti, le contratture, le ammaccature, i cedimenti del tracciato, le esagerazioni, le rigidità o stereotipie, le fughe, i sobbalzi, i gesti amorfi e parassiti, tutte spie di uno stato di salute psico-fisica non ottimale, che può tradursi in patologia vera e propria, se non viene adeguatamente e preventivamente trattata. Non è un mistero che già Ippocrate nel V secolo a.C. avesse stabilito lo strettissimo legame tra psiche e soma, nonché la reciproca e continua interazione tra questi due aspetti dell’essere umano; la scrittura, prodotto integrato di tutta l’attività cerebrale che subisce costantemente l’influenza della psiche e si manifesta portando con sé tutti i messaggi ricevuti per poi trasferirli “graficamente” sul foglio bianco.

PRESENZA DEL GRAFOLOGO NEL VUOTO NORMATIVO

Il Grafologo, nei suoi vari aspetti, dovrebbe essere presente nel novero degli specialisti che convergono allo scopo di facilitare il recupero funzionale della persona, sia nel momento valutativo del paziente che nella funzione di ricerca e di comprensione dell’utilizzo pieno del sintoma “scrittura”; colmando, anche, il vuoto normativo esistente nell’ambito sanitario data l’assenza di una figura specifica dotata di competenza, tale da consentire l’effettuazione di una precisa e sistematica individuazione dei parametri caratterizzanti del gesto grafico. Prova ne è che nel percorso formativo-universitario di tutte le discipline sanitarie non vi sono esami o alcuna prova di natura grafologica, con conseguente carenza di preparazione e formazione sul punto. La Grafologia è un valore aggiunto per l’intera collettività andando a considerare diritti costituzionalmente garantiti e quindi fondamentali per la persona, promossi anche da quanto affermato dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) nel 1948 che “salute non è la mera assenza di malattia od infermità, ma un completo benessere fisico mentale e sociale”.